ZENGA INTER INTERVISTA - Walter Zenga, ex portiere dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in merito al calciomercato estivo e alla prossima stagione di Serie A.
“Sarei felice perché è tornato Lukaku, un attaccante che sposta gli equilibri di squadra e un po’ “sposterà” anche il modo di giocare dell’Inter. Perché ci siamo (dice proprio così, vecchio cuore nerazzurro) rinforzati con due giocatori di qualità, ma prospettive opposte: Asllani è il futuro, Mkhitaryan va verso il fine carriera ma può dare un respiro importante a tutti gli altri centrocampisti”.
“Io pensavo che l’Inter vendesse Lautaro, prendesse Dybala e con il ricavato comprasse Bremer e magari un altro centrale. Ma con Lukaku e Lautaro, sarebbe stato difficile inserire Dybala senza cambiare sistema di gioco: poteva fare solo la seconda punta con uno dei due”.
“Uno: Gosens è ancora un’incognita e Perisic era uno da 50 partite all’anno. Due: Dimarco è un quinto, non un terzo. Poi si può adattare come Darmian o D’Ambrosio, ma Inzaghi ha solo tre centrali di ruolo: gli altri sono arrangiamenti”.
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“La gente di fantasia sognava lui con Bremer e Bastoni: dietro si giocava con la sigaretta in bocca. E chi verrebbe al suo posto? Il problema è comune, con il mercato aperto fino alla quarta di campionato compresa. E se a fine agosto arriva un’offerta da 70 milioni? Il club lo vende, ovvio, ma poi l’allenatore cosa fa?”.
“Reattivamente, elasticamente e anche scenograficamente forte, ma ha giocato poco negli ultimi due campionati, e in partite dominate, dove subiva pochissimo. Il paragone con Maignan non sta in piedi: il milanista era stato campione di Francia, Onana avrà il suo spazio, ma è un inserimento di prospettiva. L’Inter per me un titolare ce l’ha, è Handanovic. Inzaghi deve essere chiaro e decidere chi lo è dei due: punto. Non può alternarli: pensate al Napoli l’anno scorso, ci hanno rimesso tutti”.