ETO’O INTER INTERVISTA - In occasione della finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter, La Gazzetta dello Sport ha intervistato un giocatore nerazzurro che ha alzato la coppa di questo torneo ben due volte. Samuel Eto’o in questi giorni si trova a San Siro dove è stato pizzicato dai microfoni della rosea. È partito parlando dell’iniziativa che da presidente della federazione calcio del Camerun ha dato vita e che avrà luogo il 23 maggio e vedrà sfidarsi al Meazza Messi, Totti, Shevchenko, Dybala e molti altri insieme per Integrations Heroes Match. Ma c’è stato spazio anche per parlare dell’Inter e della finale di Coppa Italia.
"Bastoni. Mamma mia, che carattere".
"Questa è la mia città. Ha dato molto a me e alla mia famiglia, che continua a vivere qui. È sempre un piacere per me tornare dove ho vinto molti titoli".
"Ricordo tutto perfettamente. La doppietta al Palermo nel 2011, la vittoria sulla Roma con gol di Milito con Mourinho in panchina. Per José eravamo tutti guerrieri. Ha visto? Primo anno alla Roma e subito finale, lui è così".
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"Complimenti per esserci arrivati. Ma le finali non si giocano, si vincono. Il risultato farà la differenza. Occorre arrivare preparati e i giocatori dell’Inter lo saranno. E a loro posso solo dire buona fortuna".
"Io dico che tutti i giocatori importanti prima o poi devono giocare nell’Inter. E Dybala è più che importante".
"Questa mentalità è la migliore, devi averla, essere disponibile per la squadra, un giocatore deve farlo a prescindere dal suo rango. E per questo a Perisic dico complimenti, è un orgoglio vedere tutta l’Inter ma soprattutto lui per come si sacrifica".