BERGOMI INTER INTERVISTA - In un'intervista riportata da Libero, Giuseppe Bergomi ha parlato del prossimo derby di Milano. Secondo l'ex capitano nerazzurro, gli uomini di Simone Inzaghi giocano meglio dei cugini rossoneri.
"Non è una risposta diplomatica, sono sincero: mancano ancora tante partite e l'Inter è ancora in Champions, bisognerà vedere se andrà avanti e quanto la grande sfida al Liverpool inciderà sullo stato mentale e fisico della squadra. Anche all’andata si diceva fosse decisiva perché il Milan era avanti 7 punti, poi l’Inter ha rimontato. Giocano bene tutte e due. Ma devo dire che quest’anno l’Inter gioca meglio. Porta tanti giocatori sopra la linea della palla, parte dal basso ma poi consolida l’azione nella metà campo avversaria. Vuole dominare e ci riesce. Il Milan è lo stesso dell’anno scorso, quando già funzionava: una squadra “box to box”, con giocatori di gamba che attaccano in verticale, senza troppi fronzoli. Devono però star bene fisicamente e mentalmente: con un gioco così intenso, non puoi permetterti di calare di condizione".
"Dico Inzaghi perché Pioli non mi stupisce. Simone invece sì: pensavo potesse incontrare più difficoltà. Vedere Bastoni che in teoria è un difensore ma in realtà una volta fa l’esterno, una volta il centrocampista, altre è addirittura dentro l’area avversaria, è entusiasmante. Conte ha dato un’impronta e una traccia profonde, però sopra c’è tanto di Inzaghi: i quinti sono più alti, le mezzali attaccano in maniera diversa e, avendo punte diverse da Lukaku, la squadra si è messa a palleggiare più avanti sul campo".
"Paolo (Maldini, ndr) sta facendo un grande lavoro. Ha fatto bene a non muoversi sul mercato di gennaio, anche se aveva esigenza al centro della difesa: se non c’è un giocatore che ti cambia la squadra, meglio evitare errori. Questo certifica che Maldini lavora per il futuro, senza l’angoscia del vincere subito, ma comunque puntando al massimo. La mano di Marotta è evidente nell’Inter: prevede le mosse, risolve i problemi prima che nascano. Sono due filosofie diverse ma tutte e due vincenti, che daranno frutti".