INTER ZHANG FUTURO - In casa Inter è tempo di riflessioni e di bilanci. Questi ultimi non soo tecnici, evidentemente, ma anche finanziari. In attesa che si concretizzi il prestito ponte di 250-270 milioni proveniente da Bain Capital o da Oaktree, il Presidente Steven Zhang - la cui visita a Milano non era e non è dovuta ai soli festeggiamenti per lo Scucetto, ndr - ha delineato le linee economiche da seguire. La parola d'ordine è una sola: austerity. Il numero uno nerazzurro vuole mantenetre la società ai vertici del calcio europeo, ma per farlo è necessaria una riduzione del monte ingaggi pari ad almeno il 15% di quanto si è speso finora. Oggi il costo totale del lavoro in casa nerazzurra è pari a 220 milioni di euro. L'Inter punta alla riduzione del monte ingaggi per una cifra pari a circa 30-35 milioni. Con il conseguente addio di alcuni calciatori poco utilizzati ma con stipendi alti. Chi? In cima alla lista figurerrebbero Arturo Vidal ed Alexis Sanchez.
La Gazzetta dello Sport oggi in edicola prova a delineare uno scenario che risponda alle mutate esigenze del club nerazzurro. Dicevamo di Vidal e Sanchez: i due cileni sono rispettivamente il terzo ed il quarto giocatore più pagato dell'intera rosa. Rispetto al loro apporto in campo, e considerando la necessità di tagliare i costi, i due sarebbero profili assolutamente sacrificabili. Rispetto alla schierra degli intoccabili- rappresentata dal duo della LuLa e da Hakimi, Barella e Bastoni - c'è poi un altro gruppetto di giocatori che la società non vorrebbe cedere. Ma che forse potrebbero rientrare nella logica del saccrificio tecnico, questo certamente più doloroso. Parliamo di Brozovic, De Vrij e Skriniar. La società farà di tutto per non privarsi di alcuno di loro, ma bisognerà capire dove porteranno le evoluzioni del mercato. Le richieste di Conte, in questo senso, potrebbero autorizzare a prendere clamorose decisioni