INTER SUNING BC PARTNERS - Proseguono senza sosta le trattative che dovrebbero portare, in tempi relativamente brevi - almeno questa è la speranza del gruppo Suning, ndr - ad una cessione di parte o della totalità della proprietà nerazzurra. Pur essendosi complicato l'affare con Bc Partners, Suning e soci non chiudono alcuna porta. Continua incessante la ricerca di nuovi investitori in grado di rimpinguare le sanguinolente casse nerazzurra. La situazione, come rivela il Financial Times, appare più grave del previsto. Servirebbero infatti almeno 200 milioni di dollari entro la fine dell'anno per salvare una situazione precipitata negli ultimi mesi.
Il quotidiano finanziario britannico ha lanciato un vero e proprio allarme, ripreso in prima pagina dal Corriere dello Sport: urge liquidità. Ed in tempi relativamente brevi. La trattativa col fondo inglese di private equitiy Bc Partners si è al momento arenata a causa della differenza di valutazione: 750 milioni quella fatta dai possibili acquirenti, 900 milioni la somma richiesta dalla proprietà cinese. Tuttosport stima addirittura in 1 miliardo di dollari la cifra richiesta dalla proprietà cinese. La situazione di Suning appare difficile anche in Cina: il Financial Times rivela che sebbene la società di Nanchino sia riuscita a saldare 1,5 miliardi di dollari di debiti alla fine dell’anno scorso, soarebbero altissimi gli obblighi finanziari rimanenti. Il gruppo Suning avrebbe ulteriori 1,2 miliardi in obbligazioni in scadenza nel 2021, cioè più della metà del suo carico di debito totale in essere.
Interessati all'acquisizione dell'Inter, continua il Corriere delllo Sport citando il Financial, ci sarebbero anche altri fondi: da EQT ad Ares Management e Fortress Investment Group, cordata di proprietà di SoftBank. Più defilata la posizione di Mubadala, fondo sovrano di Abu Dhabi