INTER CLUB FIRENZE A GIACINTO - Prosegue l’appuntamento di NerazzurriSiamoNoi con i club legati alla Beneamata. Oggi vi raccontiamo la storia dell’Inter Club Firenze a Giacinto.
"L'Inter Club Firenze a Giacinto nasce il 26 settembre 2011, un gruppo di amici professionisti: dottori, avvocati e liberi professionisti seguendo l'onda del triplete decidono di fondare il Club. L'idea iniziale era di dedicarlo ad una figura molto importante per i tifosi nerazzurri e dopo un periodo di indecisione scelsero Giacinto Facchetti, oltre al nome Firenze per l'appartenenza alla città."
Successivamente al triplete l'Inter il 18 dicembre 2010 salì sul tetto del mondo. I soci dell'Inter Club Firenze a Giacinto ricevettero una sorpresa durante l'inaugurazione del Club direttamente dall'allora presidente Massimo Moratti. "Nel dicembre 2011 tramite Pier Giorgio Maffezzoli ex presidente del Club riuscì a contattare Moratti impegnato in quel periodo a Coverciano, lui fece la sorpresa di portare la coppa intercontinentale. Le persone presenti non si aspettavano il trofeo e l'emozione al suo arrivo fu molto forte. Moratti è una grande persona nel mondo nerazzurro, portò la coppa senza dire nulla a nessuno e tutti rimasero molto contenti della sorpresa.
"L'avvicinamento al mondo dell'Inter femminile è arrivato grazie ad un nostro carissimo amico Biagio Privitera, noto su YouTube come Biapri. Conoscendolo abbiamo iniziato a seguire le ragazze da vicino, la prima partita a cui partecipammo fu Inter-Ravenna, ultima gara casalinga nell'anno della promozione nella massima serie, eravamo lì con bandiere e striscioni. Festeggiammo la promozione in Serie A in casa con le ragazze e il mister DeLaFuente. Siamo riusciti anche a farci una foto con Javier Zanetti presente anche lui allo stadio, quel giorno erano presenti circa 400 tifosi. Da lì in poi la nostra passione per la femminile è continuata, abbiamo organizzato una giornata tutta a tinte nerazzurre in vista di Fiorentina-Inter femminile nel pomeriggio fino alla gara serale del Franchi. Entrambe le gare non andarono bene ma la giornata passata insieme agli altri Inter Club e ai nostri amici presenti ci ha reso molo felici."
"Il nostro obiettivo è quello di fare aggregazione: nel pre partita, durante il viaggio verso lo stadio o nei locali affiliati qui a Firenze. Non tutti riescono a venire a Milano, molti turisti da tutto il mondo contattano me e i ragazzi che collaborano con me per vedere insieme la partita, abbiamo avuto tifosi dalla Colombia e da molte altre parti d'Europa. Per la finale di Europa League abbiamo avuto difficoltà nel sistemare tutti per le disposizioni Covid riducendo la partecipazione. Noi come Club abbiamo il compito di aggregare più persone possibili di qualsiasi età."
"L'aria di San Siro è unica, prima della pandemia siamo stati i tifosi più presenti allo stadio raggiungendo oltre il milione di spettatori nel corso della stagione. Il viaggio è sempre una cosa bellissima, continui a conoscere gente nuova perché non sempre sono presenti le stesse persone. Quando saliamo su a Milano lo facciamo insieme agli altri Inter Club della Toscana. Durante il viaggio si canta, ci si diverte e si discute anche se non sempre si hanno le stesse idee ma il discorso si conclude sempre con un bel forza Inter. Gli eventi che organizza la società sono sempre fantastici, ho sbandierato a bordocampo prima di un Inter-Torino con 70mila persone, qualcosa di unico. In quella partita a causa della pioggia chiusero il parcheggio dei pullman e sotto un diluvio universale ci siamo fatti qualche chilometro a piedi, ma l'esperienza di respirare quell'atmosfera supera qualsiasi tipo di fatica."
"Le aspettative per il nuovo anno sono alte come sempre, l'uscita dalle coppe è stato amaro ma il campionato è alla nostra portata e in Coppa Italia possiamo andare in fondo. L'anno scorso siamo andati molto vicini a vincere un trofeo e quest'anno in campionato mi aspetto grandi risultati."