INTER MILAN SCUDETTO - Il peggio sembra passato. Le scorie dell'eliminazione dalla Champions - e da qualsivoglia competizione europea per il 2020-21, ndr - avrebbe potuto significare l'inizio dell'abisso. Del baratro. Con le inevitabili ripercussioni sull'ultimo ed unico obiettivo rimasto: il campionato. La truppa nerazzurra però si è ricompattata, tirando fuori quel carattere e quello spirito di appartenenza senza i quali non sarebbe stato possibile riprendersi dallo shock. Oggi le statistiche ci dicono che l'Inter, a cavallo della maledetta partita contro lo Shakhtar, viaggia sull'onda di cinque vittorie consecutive in campionato. Un filotto che le ha consentito di issarsi al secondo posto in classifica, ad una sola lunghezza dal Milan capolista. Complice anche in calendario sulla carta migliore dei cugini cittadini, ad Appiano si resprira aria di sorpasso. Un Natale in vetta alla classifica è più che mai possibile.
Il Corriere dello Sport oggi in edicola sottolinea il felice momento dei nerazzurri. Ed il bellicoso programma che lo staff tecnico avrebbe stilato in vista delle ultime due partite del 2020. Domenica a Milano arriva lo Spezia, poi mercoledì i nerazzurri faranno visita all'Hellas Verona: fare sei punti vorrebbe dire mettersi nella condizione di essere primi in classifica alla sosta natalizia. Questo perché il Milan, già in calo di risultati e con una difesa con dei problemi da registrare, affronterà nell'ordine il Sassuolo e la Lazio. Sulla carta un calendario nettamente più difficile di quello nerazzurro.
Il quotidiano romano evidenzia tutti i motivi che fanno dell'Inter una seria candidata ad occupare, nel breve e nel lungo periodo, la prima posizione in classifica. Innanzitutto la possibilità di concentrarsi solo sul campionato. Vero è che le altre rivali impegnate nelle Coppe saranno "libere" fino a febbraio, ma la gestione delle risorse è comunque condizionata dagli appuntamenti europei dell'inizio del 2021. Poi c'è il fattore tattico: Conte ha abbandonato definitivamente l'idea del 3-4-1-2, tornando al caro 3-5-2 grazie al quale la difesa appare più protetta. Senza per questo rinunciare ad una buona produzione offensiva. L'assenza di impegni europei consente poi al tecnico di schierare ogni domenica la miglior formazione possibile, riducendo al minimo il turnover "obbligato" tipico di chi disputa le Coppe. Se poi pensiamo che, oltre alle certezze Lukaku e Barella, ora anche Handanovic sembra tornato sui livelli d'eccellenza delle scorse stagioni, è facile ipotizzare una ritrovata competitività. L'Inter vuole prendersi la testa della classifica il prima possibile: le rivali sono avvertite...
