NUOVO STADIO MILANO POPULOUS - Nei giorni scorsi Inter e Milan hanno presentato al Comune di Milano il dossier, rivisitato secondo le esigenze espresse dall'Amministrazione cittadina, relativo alla costruzione del Nuovo Stadio Milano. Secondo indiscrezioni riportate stamane dal Corriere della Sera, al netto del tanto atteso sì sulla dichiarazione di pubblico interesse da parte della Giunta Comunale, i due club avrebbero scelto a chi affidare i lavori. Il progetto Populous sarebbe stato preferito rispetto a quello presentato dal Consorzio Manica-Sportium. Il quotidiano milanese entra nel dettaglio della vicenda, evidenziando anche i possibili di tempi, costi e ricavi dell'importante opera.
Populous ha già presentato a suo tempo l'imponente disegno architettonico pensato dai suoi creatori. Uno stadio di circa 60mila posti che dovrebbe meritarsi il nome di Cattedrale, tanto sarebbero evidenti gli omaggio al Duomo e alla Galleria. Il progetto prevede vetri e guglie: una sorta di parallelepipedo coperto di vetro che ricorda la cattedrale meneghina, legando la storia di Milano al nuovo stadio. L’impianto potrà colorarsi di rosso o di blu in base al fatto che giochino Milan o Inter. Gli spalti, avvicinati al campo, darebbero quel senso di accerchiamento utile anche a creare l'effetto di dodicesimo uomo in campo.
La previsione formulata dal Presidente del Milan Scaroni - secondo il quale la prima pietra del nuovo impianto potrebbe esser posata entro la prima metà del 2021 - non trova molti riscontri nell'approfondimento illustrato dal quotidiano. I primi lavori di rifunzionalizzazione del Meazza porteranno ad un esborso minimo di 20-30 milioni di euro. Possibile che le due società prendano del tempo per decidere quando effettivamente dare il via al tutto.
Il nuovo distretto polifunzionale dovrebbe comprendere lo stadio, una torre di 152 metri (29 piani), quattro edifici per hotel e uffici, ed un distaccamento per Sport & Entertainment. Il costo si aggira sui 79,9 milioni. Se l’area dovesse essere fruibile 365 giorni all’anno, i ricavi potrebbero arrivare a 131 milioni. Le spese annue di manutenzione e gestione si aggirano intorno ai 25 milioni. Questi sarebbero però ampiamente ammortizzati dal surplus finanziario che il distrett genererà, quantificabile in 78,7 milioni.