MILAN IBRAHIMOVIC INTERVISTA - Zlatan Ibrahimovic con la sua doppietta ha condannato Conte e i suoi alla prima sconfitta stagionale. Il boccone, già amaro di suo, è reso ancor più indigesto dall'evidente inadeguatezza di almeno un difensore nerazzurro che ha particolarmente sofferto lo svedese. E che, nella sopresa generale, è rimasto in campo tutta la partita. Chi? Ibra, nell'intervista post match rilasciata a Sky, non nomina direttamente Kolarov, ma pare evidente che si riferisse proprio a lui. Ecco le parole dell'attaccante rossonero.
“Nella mia testa c’era tanto stasera. Una partita importantissima contro l’Inter. Il derby il Milan non vinceva da 4 anni, sono stato chiuso in casa per due settimane. Avevo tanta fame e oggi l’ho dimostrato con questi due gol. Sono deluso per il rigore sbagliato, ma l’importante è aver vinto. Questa avventura continua. Io sento tanta responsabilità, sono il più vecchio in squadra. Una situazione che mi piace tanto, tutti mi seguono e tutti hanno fame di vincere. Non sono stupito da me stesso. So qual è il mio livello. Dopo l’infortunio sono andato in America per sentirmi vivo. Al Manchester ho detto a Mourinho che non ero pronto e di non volerlo deludere, quindi sono andato in America. Poi Mino mi ha detto di tornare in Europa, quindi mi hanno detto che al Milan servivo di più e sono tornato”.
“Se puntavo un difensore in particolare? Sì ma non te lo posso dire – ride, ndr -. Il mister ha preparato molto bene la partita, ha deciso come dobbiamo attaccare. Nel primo tempo siamo ripartiti subito, nel secondo tempo siamo stati più in controllo. Abbiamo fatto grandi cose, abbiamo rischiato un po’ ma questo è il derby”.
“Con la quarantena perso solo un po’ di gusto, facevo tamponi ogni 3 giorni. Il derby l’avrei giocato a prescindere, nessuno mi avrebbe fermato. Ora mi i sento più completo, ho più esperienza. Quando si è giovani si è ancora in crescita. Adesso mi sento completo, se avessi avuto la condizione di 10 anni fa non mi fermava nessuno, ma anche ora non mi fermano. Fisicamente sto bene, mi alleno tanto. Sto giocando con grande esperienza e gioco con compagni che sono disponibili a fare tante cose. Stanno facendo bene, ascoltano, metto intensità a tutti. Non accetto che si rilassino, in allenamento e in partita. Bisogna allenarsi al 200%”.
“Stiamo pensando una partita alla volta, ogni partita è come una finale. Quando sono arrivato l’obiettivo era l’Europa e ci siamo arrivati. Obiettivo per il club è arrivare ancora in Europa, i miei obiettivi personali sono differenti ma li tengo per me (ride, ndr). Scudetto? Secondo me c’è possibilità sicuro, uno che crede può fare tutto. Noi ci crediamo, poi alla fine vedremo come andrà. È ancora lungo”.