INTER CONTE ZHANG - Il 25 agosto, giorno del famoso vertice tra Conte, dirigenza e proprietà tenutosi a Villa Bellini, rappresenta sempre più uno spartiacque tra l'Inter che c'era e l'Inter che verrà. Quello che è passato alla storia come il patto di Villa Bellini, sta producendo i suoi effetti non solo in sede di mercato o nei diversi atteggiamenti tenuti dalla società. Le stesse parole di Conte e Marotta nella conferenza stampa di ieri sono lì a dimostrare che qualcosa, più di qualcosa, è davvero cambiato. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola ha aperto un approfondimento sulla questione.
Il quotidiano milanese sottolinea come ieri non sia stata nemmeno pronunciata la parola Scudetto. Né da Conte né da Marotta. E questo non è un caso . C'è la precisa volontà di non sbandierare i propri (reali) obiettivi ai quattro venti per poi doversi eventualmente giustifcare per non averli raggiunti. La nuova Inter pare essersi liberata dall'ossessione del risultato vincente ad ogni costo: anche i mancati riferimenti alla Juventus, più volte tirata direttamente in ballo da Conte l'anno scorso, sono lì a dimostrarlo. Nessun proclama, nessuna pressione: tutti uniti con l'obiettivo di fare il meglio possibile. Competitività e crescita in Italia ed in Europa, questa è la missione, proiettata all'esterno, dell'Inter 2.0. Anche la proprietà Suning, nelle azioni e nei fatti di Steven Zhang, è assolutamente allineata con la nuova faccia del club nerazzurro. Che ora, proprio quando non lo dice espressamente, sembra veramente pronto per vincere...