Serie A, vince il partito del sì al ritorno in campo: Gravina annuncia la consegna del Protocollo al Governo

18 Aprile 2020
- di
Redazione NR
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Tempo di lettura: 2 minuti

SERIE A PROTOCOLLO GRAVINA - Non senza intoppi, tra interventi ottimisti della comunità scientifica e denunce di superficialità da parte di alcuni addetti ai lavori, istituzioni comprese come il CONI, si continua a lavorare per far riprendere a breve il giocattolo calcio. L'ostacolo più grande da superare sembrava, e forse ancora lo è, è stabilire il giorno uno: quello del restart. Secondo il Corriere dello Sport le società di Serie A a larghissima maggioranza si sarebbero espresse per il si relativamente alla ripresa delle attività il 4 maggio. Tutto dipenderà dall'accoglimento del Protocollo stilato dalla Commissione Medica della FIGC. Il documento verrà sottoposto oggi all'attenzione del Ministro dello Sport Spadafora e di quello della Salute, Roberto Speranza.

La prima pagina del Corriere dello Sport oggi in edicola

Le parole di Gravina sul Protocollo medico e sulla ripresa della Serie A

Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto ieri radiofonicamente a Radio 1. "Domani - oggi per chi legge, ndr - sarà consegnato il protocollo ai ministri Spadafora e Speranza. Auspico che ogni squadra possa giocare nel proprio stadio. Se ci proiettiamo nel tempo, vorrei dare agli italiani la speranza che tra fine maggio e inizio giugno si possa giocare anche negli stadi del nord Italia. Organizzeremo degli eventi con la partecipazione delle nazionali maschile e femminile a Bergamo e in tutte le località simbolo dell’emergenza Covid-19. E poi ci auguriamo, assumendo ora un impegno insieme al ct Roberto Mancini, di poter giocare a Milano la prima partita della nostra nazionale a porte aperte".

Gravina sull'isolamento dei calciatori nei centri sportivi

"Chi dice che gli atleti saranno rinchiusi fino alla fine dice una cosa non vera. C'è bisogno di un periodo di chiusura, di controlli per garantire le negatività da parte di tutti i protagonisti che partecipano a determinati eventi perché se sono tutti negativi è evidente che poi non può esserci contagio. Quindi massima attenzione e poi ci sono tutta una serie di procedure di controllo. Sono previste tre settimane, poi si riparte con movimenti e trasferimenti con le gare che ripartirebbero tra fine maggio e i primi di giugno".

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