BUNDESLIGA WOLFSBURG ALLENAMENTI CORONAVIRUS - L’emergenza Coronavirus si è trasformata in relativamente poco tempo in pandemia. Da un paio di giorni, in Italia, i numeri registrano un lieve calo dei contagi. L’attenzione resta massima anche in Europa. Dalla Germania, però, arriva una notizia che ha già scatenato un'ondata di indignazione. Ieri infatti il Wolfsburg ha deciso di riprendere gli allenamenti, nonostante nel paese si registrino diversi casi (oltre 27mila). Potremmo dire che tutto il mondo è paese, se consideriamo le feroci polemiche che hanno attraversato la Serie A sull'argomento.
Il club, attualmente settimo in Bundesliga, si è ritrovato ieri sui campi di allenamento. Come si legge in un comunicato, la squadra si è allenata nella sala pesi, suddivisa in quattro gruppi che si sono allenati a due ore di distanza uno dall’altro per evitare contatti, con spogliatoi separati. "Le misure precauzionali sono state rispettate", ha rassicurato l’attaccante Daniel Ginczek. "Naturalmente preferiremmo tutti giocare a calcio, ma ora dobbiamo accettare la situazione. È nostro compito mantenerci in forma, a casa o in piccoli gruppi insieme come adesso. Ogni gruppo ha fatto un allenamento nella sala pesi in momenti diversi. La società ha adottato tutte le misure igieniche possibili". Già, la società. L'Amministratore Delegato del Wolfsburg ha provato a giustificare la decisione, rilasciando delle brevi dichiarazioni.
"Allo stato attuale la Bundesliga il prossimo 2 aprile deve ripartire" ha spiegato l'Amministratore delegato Jörg Schmadtke. "Anche se non ci appare realistico, dobbiamo prenderne atto e prepararci in tal senso".
Tramite i social network, i sostenitori del Wolfsburg non hanno accettato di buon grado la decisione della società di dare il via libera alle sessioni di allenamento. I giudizi dei tifosi non hanno lasciato spazio ad interpretazioni: "Vi sembra responsabile quel che fate? Dovreste dare l’esempio". Critiche ed indignazione sono state espresse, in varie lingue, anche sulla pagina social della società.