JUVENTUS INTER MAICON - Maicon Douglas, uno degli eroi del Triplete nerazzurro, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Tanti gli argomenti toccati nella chiacchierata con la redazione del quotidiano. Con un'attenzione speciale rivolta al big match dell'Allianz tra la Juve e l'Inter. Ecco le sue parole.
"Juve-Inter? Per il momento in cui arriva è decisiva. L’Inter ha bisogno di un successo. E io sono convinto che la squadra di Conte possa davvero arrivare a vincere lo scudetto. La Juventus non è in difficoltà come si dice. È vero, a Lione non ha fatto bene, ma in Champions l’approccio è diverso e tra l’altro non credo che Sarri sarà poi eliminato dal Lione. In Italia la Lazio sta facendo un grande campionato, ma ritengo i bianconeri ancora oggi i più forti. E quando giocano a Torino, poi, è difficile uscire con tre punti da lì".
"Mi ricordo bene quel gol. Fu di fatto il gol scudetto, era un momento cruciale. Diciamo che di fronte a un gesto così, anche gli avversari si fermano e dicono "va beh, dai, è andata, non possiamo far nulla". Ecco: questo Juve-Inter mi ricorda proprio quella sfida di San Siro di dieci anni fa".
"Lo juventino è grandissimo, ma tra idue dico Lautaro: quando fai prestazioni come le sue, normale aver dietro le grandi d’Europa. A me successe lo stesso col Real Madrid".
"Non mi vedo come dirigente, il mio mestiere è giocare, non potrei essere dall’altra parte, non mi emoziona. Quando sento una cosa, devo poter parlare in faccia, non posso star lì a pensare…sono un fiume in piena, come quando Conte urla in conferenza…".
"Io con i tecnici non ho mai avuto problemi. E le dico di più: con la carica che trasmette, mi sarebbe piaciuto essere guidato da Conte: sarebbe venuto fuori qualcosa di interessante".
Maicon racconta un aneddoto accaduto nei giorni precedenti la finale di Champions, poi vinta, contro il Bayern Monaco nel 2010. Protagonisti lui e José Mourinho. Ecco cosa successe: "Il sabato abbiamo la finale di Champions a Madrid, il programma della settimana prevede la partenza il giorno prima, come una partita normale. Il martedì pomeriggio ci alleniamo forte. A fine seduta Mourinho ci raduna e ci comunica: "Anticipiamo tutto. A Madrid andiamo già domani". Maicon: "Mister, tre notti in ritiro? Ma sei pazzo? E cosa faccio tutto il tempo? No dai…". Mourinho gli si avvicina e gli dice: "Non è un problema, se vuoi resta pure a Milano, non venire, facciamo senza di te". "Ok mister, vengo", questa la risposta del calciatore.