Coronavirus, è allarme tra i giocatori di Serie A: e intanto la moglie di D'Ambrosio si chiude in casa...

7 Marzo 2020
- di
Redazione NR
Categorie:
Condividi:
ilsalottodelcalcio-coronavirus-stadio-serie-a-partite-decreto-sospensione-italia
Tempo di lettura: 2 minuti

CORONAVIRUS SERIE A D'AMBROSIO - L'allerta Coronavirus è ufficialmente scattata anche tra i giocatori di Serie A. Forse avranno anche contribuito le recenti disposizioni della Football Association inglese, che ha vietato la stretta di mano tra i calciatori prima dell'inizio di ogni match, a rendere più "attenti" i comportamenti da tenere. In campo e fuori. È il caso, già diventato celebre e virale, di Enza De Cristofaro, la moglie di Danilo D'Ambrosio, che ha annunciato sui social l'intenzione di non uscire di casa per preservare se stessa e gli altri da possibili forme di contagio. Vediamo la situazione nel dettaglio.

Coronavirus, i giocatori di Serie A in allerta

Il quotidiano Repubblica nell'edizione odierna riferisce di tante telefonate giunte all'AIC da parte di giocatori di tutte le categorie professionistiche. Tommasi, Calcagno e Grazioli, i massimi esponenti dell'associazione, sarebbero stati subissati da contatti di ragazzi sempre più preoccupati dall'evolversi della situazione. In caso di positività accertata al virus da parte di un singolo calciatore (o di un allenatore) infatti, tutta la squadra dovrebbe essere messa in quarantena per due settimane. Con annesso tampone per tutti quelli che siano entrati in contatto col tesserato contagiato. A tal proposito la Lega di serie A ha tenuto ieri un incontro, via Skype, con tutti i medici sportivi per ragguagli sull'argomento.

La moglie di D'Ambrosio si chiude in casa

Dicevamo di Enza De Cristofaro e della sua storia Instagram. La moglie di D'Ambrosio ha preso una posizione forte sull'argomento Coronavirus. Ecco le sue parole: "Rispetto ogni forma di reazione a questa paura. Capisco chi vuole concedersi comunque un momento di svago in pubblico, chi invece come me ha deciso di chiudersi in casa con tutta la famiglia e concedersi un’ora al parco "quando e se" il tempo lo permette e chi decide di indossare mascherine e guanti senza dover temere di essere chiamato ipocondriaco. Se ognuno di noi curasse e riguardasse il proprio nucleo familiare sarebbe già tanto. Evitare comportamenti irrispettosi verso il prossimo è tantissimo! Aiutiamoci, ragazzi!!!".

Seguici Su

Logo facebookLogo InstagramLogo X Twitter
Logo facebookLogo InstagramLogo X Twitter
Nerazzurrisiamonoi.it - Testata giornalistica - Tribunale di Roma - Iscrizione n.81/2020
chevron-down