TARDELLI CONTE PIOLI– Marco Tardelli, uno degli eroi del Mundial ’82, ha rilasciato una lunga intevista al quotidiano La Stampa con cui scrive una sorta di lettera ai due allenatori delle squadre milanesi, Pioli e Conte. Ecco le sue dichiarazioni.
"Conte ad inizio stagione è arrivato con la possibilità di costruire la squadra con le proprie idee. Lui è sempre ad alta tensione, pronto ad azzannare chiunque possa disturbare il suo feudo. Rapporto conflittuale con la stampa, a volte severo con la società, ma sempre protettivo con i suoi giocatori tale da alzare un fortino inespugnabile. Si riconosce il suo lavoro, tecnico-tattico, ma soprattutto quello a livello mentale. Lui e Pioli rappresentano due modi distinti di vedere e vivere il calcio".
"Pioli è arrivato in corsa dopo l’esonero di Giampaolo. Trovando così una squadra costruita su idee altrui, un lavoro non facile che ha bisogno di tempo e di grande pazienza, difficilmente concessi in questo nostro calcio. Lui e Conte sono diversi nell'affrontare lo spogliatoio, ma entrambi positivi. Un Pioli che affronta il giocatore, ascoltandolo, parlando in maniera pacata, non cercando mai la provocazione e rispettoso delle ragioni altrui. Un Pioli che non ha mai vinto contro Conte nelle loro sfide in campionato. Ha lavorato senza scontri con la stampa e la società. Ha capito che gli serviva in campo, esperienza e personalità, e per questo la scelta di Ibrahimovic è stata perfetta. Un condottiero in campo, che ha ridato fiducia e credibilità ad una squadra che si era persa".
"Perciò cari Antonio e Stefano fate di tutto per farci vivere due ore di stupendo ed appassionante calcio".