Zanetti: "Non solo il Real Madrid, mi hanno “tentato” pure il Manchester United e il Barcellona"

6 Febbraio 2023
- Di
Viola Meacci
Categorie:
Javier Zanetti
Tempo di lettura: 2 minuti

ZANETTI REAL MADRID MANCHESTER UNITED BARCELLONA - All’indomani del derby dominato dell'Inter, Javier Zanetti ha rilasciato una lunga intervista a TuttoSport, in cui ha rivelato che ai tempi in cui giocava con la maglia nerazzurri, non solo il Real Madrid si era fatto avanti con un’offerta, ma anche altri due club importanti, Manchester United e Barcellona. Ecco il racconto di come è andata. 

Zanetti ricorda come è nato il suo amore per il calcio

“Avevo tre anni e mi hanno regalato un pallone da cui non mi staccavo mai. Nel quartiere Dock Sud ad Avellaneda, a duecento metri da casa, c’era una piazza e un campetto: è iniziato tutto lì. Abitavamo vicino allo stadio dell’Independiente, mia madre era molto tifosa: in Argentina il magazziniere avvertiva la curva dell’ingresso in campo della squadra e, quando faceva il segno, esplodeva tutto. Avevo i brividi e pensavo “chissà se anch’io proverò quell’emozione”. Ci sono riuscito”.

Zanetti sul soprannome ‘Pupi’

“Chiamavano così già mio fratello Sergio: in squadra c’erano tanti Javier e così sono diventato pure io Pupi, “pupazzo”. E quel soprannome mi è piaciuto subito”.

Il racconto di Zanetti sul suo rapporto con l’Inter

“Sono arrivato a Cavalese, in mezzo ai giornalisti, con un sacchetto che conteneva i miei scarpini. Mi hanno preso dal Banfield, una squadra sconosciuta, mentre Rambert arrivava dal’Independiente dove aveva vinto il campionato da capocannoniere. In più quell’anno arrivarono pure Roberto Carlos e Paul Ince. 

Io ero il quarto straniero e all’epoca potevano andare in campo solo in tre ma il destino ha voluto che giocassi subito ed è nato un legame molto forte. Qui mi hanno fatto sentire subito a casa”.

Zanetti sul corteggiamento del Real Madrid e la rivelazione su Manchester United e Barcellona

“Avevo parlato con Valdano, il loro allenatore: mi voleva a Madrid. Era quasi tutto fatto ma ho deciso di restare e l’ho detto a Moratti. Quanto mi avevano offerto? Un contratto molto più importante di quello che avevo all’Inter.

Io però, oltre ai soldi, consideravo la famiglia, il rapporto con i tifosi e il fatto che volessi lasciare il segno a Milano. E ho pensato: “Se vado al Real, sono uno dei tanti”. Avrei vinto sicuramente qualcosa, ma io volevo farlo qui. È stata una scelta forte, ma c’è dell’altro…”. 

Mi hanno “tentato” pure il Manchester United e il Barcellona. Non ricordo se era il 2001 o il 2002: ero con Paula, mia moglie, e trovai Ferguson in un aeroporto: mi salutò, mi chiese quando scadeva il contratto ma io ero felice a Milano, nonostante fossero anni molto complicati per l’Inter. Altrove avrei fatto una carriera importante, ma non mi sarei trovato”.

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