ZANETTI - Javier Zanetti nel Matchday Programme ufficiale in vista della gara con il Getafe, ha fatto riferimento anche ad Antonio Conte, in un periodo molto delicato per l'allenatore nerazzurro.
"Me ne sono accorto fin dal primo pranzo con il mister: la cultura del lavoro e la serietà dei ragazzi hanno permesso di intraprendere questo percorso. Questa è una squadra con un'identità precisa, che cerca sempre di fare la partita. Non c'è margine d'errore. Ci siamo abituati a giocare ogni tre giorni, servirà tanta lucidità. Le motivazioni che ti dà un trofeo europeo che tra l'altro puoi raggiungere vincendo quattro partite ti possono far superare la stanchezza. Il Getafe arriverà alla sfida avendo avuto due settimane per concentrarsi solo su questo impegno. Ma non ci tiriamo indietro: questa Inter è pronta!".
Javier Zanetti ha parlato anche della Coppa Uefa del 1998, ricordando la rete segnata al Parco dei Principi il 6 maggio di ventidue anni fa in finale contro la Lazio. "C'è un urlo 'Lascia'. Poi un rumore sordo, perfetto, scarpino sul pallone, il sibilo, il rintocco del cuoio sulla traversa. Chi è allo stadio non capta questi dettagli, travolti dal tripudio sugli spalti. Chi è a casa, in televisione, ascolta queste parole: 'Attenzione, il destro, violentissimo!'. Simoni era un vero e proprio papà. Una famiglia nerazzurra, passata anche da momenti di difficoltà a Lione e Strasburgo".