Van der Meyde parla di Dumfries: "L’allenamento è il pane di Denzel, non è il tipo che perde tempo”

6 Settembre 2021
- di
Redazione NR
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INTERVISTE DER MEYDE - Sulla Gazzetta dello Sport è stata pubblicata un’intervista a Van der Meyde dove racconta alcune sue impressioni su Denzel Dumfries. L’ex esterno dell’Inter è contento che dopo di lui ci sia un’altro olandese pronto a conquistare i cuori nerazzurri. Felicità amplificata dal fatto che il connazionale in questione sia Dumfries, che ha il piacere di conoscere e da cui è rimasto subito affascinato. “Quando l’ho conosciuto sul sedile della mia auto, ho incontrato un ragazzo molto semplice e maturo”. 

Le caratteristiche di Dumfries

"Un altro olandese nel cuore dell’Inter e questo già basta per farmi felice. E poi vi posso dire che è un combattente nato: non si arrende e fatica. Anzi, se lo sfidate in qualcosa, qualsiasi, state sicuri che lui si impegnerà fino a battervi. In campo poi corre molto, da un’area all’altra, con molta resistenza e forza fisica. Per lui vale una delle parole italiane che ricordo: grinta. Uno che in campo ti ammazza e poi fuori è il più buono del mondo. È il classico acquisto che all’inizio un tifoso guarda con scetticismo, ma che poi conquista tutti".

I consigli di der Meyde

"Siamo sempre in contatto, gli dirò qualcosa sulla città e sul club che sono speciali. Anche se non è pieno, San Siro dà i brividi. Per un giocatore che viene dall’Olanda arrivare in Italia è entrare in un altro mondo: pressione, entusiasmo, una lingua diversa...".

Un confronto scomodo 

"L’allenamento è il pane di Denzel, non è il tipo che perde tempo. Come dite voi? Testa bassa e lavorare. Non deve vivere nell’ombra di Hakimi, uno che può fare la finale dei 100 metri all’Olimpiade. Denzel deve essere se stesso, con i suoi pregi e difetti. Può reggere il confronto: come ho detto, non gli piace perdere un duello, mai".

L’impressione dell’ex nerazzurro sulla squadra di oggi

"Difficile difendere il titolo, ma è nata una squadra interessante: vorrei che rivincesse lo scudetto perché sono interista. Ci sono notti con quella maglia che non posso dimenticare come il 3-0 in casa dell’Arsenal. Sono ancora in contatto con Toldo e Materazzi".

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