INTER TOLDO - Francesco Toldo, ex grande portiere nerazzurro, è intervenuto in diretta con La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole.
"Ci siamo fatti trovare un filino impreparati e non pensavamo che il contagio fosse così facile, ma mi sento sicuro con la sanità italiana, stanno facendo il massimo".
"All’Inter è stata un’esperienza tosta, i capelli bianchi mi sono venuti anche per i momenti neri che non dipendevano da noi, ahime. Ma andiamo avanti e pensiamo alle cose belle. La fatica che abbiamo fatto è stata ripagata. I singoli? Con Ibra abbiamo condiviso tante gare, un grande talento, gli mancava lo zampino finale per decidere le partite. Eto’o è stata poi la fortuna dell’Inter. Ma ci devi infilare Milito e poi anche dei difensori. Noi legavamo molto con i giocatori della retroguardia. Figo? Un giocatore molto intelligente. Cordoba-Materazzi e poi altri difensori. Il segreto è che ti trattenevi per anni nella stessa squadra e avevi modo di conoscere bene le persone. Cuper? Era un uomo duro, non aveva la prerogativa della tattica, non faceva giocare benissimo ma aveva la nostra stima. Diceva le cose in faccia. Aveva la caratteristica di battere la mano sul cuore prima di entrare. Ha preso gli anni difficili, avremmo meritato qualche scudetto in più".
"Ho fatto tante cavolate, ma di cose buone ne ho fatte. In Inter-Juve, semifinale di Coppa Italia, la palla mi è passata in mezzo alle gambe. Però poi ho parato tanti rigori. Quella con l’Olanda, con la maglia dell’Italia, è stata una gara che tutti si ricordano. Su sei rigori tirati ne hanno sbagliati cinque. E’ stata un’emozione incredibile, non si era visto mai in una semifinale. La parata migliore? In un Arsenal-Fiorentina, su Kanu. E abbiamo vinto 1-0 a Wembley. Saranno passati gli anni ma alla mia epoca si facevano grandi parate".
"Handanovic un po’ mi assomiglia. Su Handa possiamo dire ogni bene. E’ da tanti anni che tiene in piedi l’Inter con fermezza, lucidità e decisione, è un ragazzo da premiare. Poi avanti con i giovani italiani che rappresentano il futuro. Meret ha grandi capacità e in Donnarumma vedo la mia stazza. Poi ognuno è diverso. Diamogli forza, la meritano".