TOLDO INTER INTERVISTA - In un'intervista concessa ai microfoni di Radio Nerazzurra, l'ex portiere dell'Inter, Francesco Toldo, nel giorno del suo compleanno ha parlato del suo passato interista, ricco di emozioni e successi.
"Arrivavo dalla Fiorentina. Era un’Inter in crescita e programmata per vincere. Allora c'era Hector Cuper e dei grandi campioni quali Ronaldo su tutti, poi Bobo Vieri, Conceicao, Materazzi, capitan Zanetti... adesso me li ricordo tutti, un po' alla volta. Era un’Inter composta da grandi giocatori. C'erano Kallon e Ventola in attacco che ci hanno portato a essere primi in classifica quasi fino alla fine. Era un’Inter combattiva con i turchi, ma molto altalenante. Però abbiamo fatto un campionato strepitoso, purtroppo con l'epilogo finale amarissimo. Poi abbiamo capito un pochino come come girava il vento e come girava il sistema".
"Di portieri forti all'Inter ce ne sono tanti. Credo che Walter Zenga sia stato superiore a tutti perché ha fatto veramente annate irripetibili, sia all'Inter che in Nazionale. Però la forma che io avevo raggiunto, la maturità che potevo dare era al top, era altissima. Di errori ne abbiamo fatti tutti, però alla fine dei conti mi piace ricordare che ci voleva anche tanta continuità, e io ho cercato di darla al meglio che potevo. All'Inter non era facile in quegli anni perché ne son successe di tutti i colori, anche senza nostre responsabilità. Il ruolo del portiere è il primo che potrebbe saltare, ma nonostante le varie critiche e le numerose partite difficili io l'ho sempre affrontato questa sfida con onestà sportiva intellettuale, al massimo delle mie capacità e sono stato fiero, fiero fiero, di far parte dell'Inter e tornassi indietro rifarei tutta la stessa trafila".
"No all'interno del calcio no. Io attualmente ho chiuso col calcio perché ho fatto bellissime esperienze all’Inter, alla Fiorentina ed in Nazionale. Ho fatto anche l'esperienza da dirigente e ora mi dedico alla famiglia. Mi è nata l'ultima piccoletta che ha due anni, la seguo con gioia insieme agli altri due ragazzi grandi che, sembra non diano problemi, ma in realtà l'adolescenza è proprio lì . In futuro non do per scontato niente, per carità, vivo il presente, ma se dovessi allenare i bambini sarebbe una felicità. Al momento non ci penso perché devo farlo con continuità e non riesco ad aver tempo".