THURAM FRANCIA HENRY - L'attaccante dell'Inter Marcus Thuram, intervenuto sul podcast ufficiale della Federazione francese, ha parlato del suo amore per la maglia della Francia e del suo rapporto con Thierry Henry.
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"È un punto di riferimento, sia per il suo gioco che per il suo comportamento. È l'esempio di ciò che Clairefontaine può creare, è il testimonial perfetto. Lo conosco bene da quando ero ragazzino, rappresenta tanto per me, come mio padre. Lo ritengo un po' come uno zio".
"La Nazionale è diventata un'ossessione da quando ogni mattina, lungo il cammino verso scuola, incontravo i calciatori della Prima Squadra. Provenivo da una scuola americana, ero abituato ad orari diversi. La prima volta che visitai il centro sportivo notai un enorme innalzamento del livello a cui ero abituato; erano fortissimi, dei mostri. In campo c'era un ragazzo maghrebino non troppo alto, giocava da solo e faceva controlli clamorosi: era Amine Harit.
Il primo giorno c'erano Saint-Maximin, Nkunku, Ayé... Appena ci siamo conosciuti abbiamo capito che avremmo passato molto tempo insieme, diventando una famiglia. Ero responsabile del 'buonumore': i miei compagni sapevano che potevano parlare con me qualora avessero dei problemi".