A22 esulta: "Finita l'epoca del dominio di FIFA e UEFA"

27 Maggio 2024
- di
Redazione NR
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SUPER LEGA FIFA UEFA - Nella giornata di oggi, qualcosa di grosso si è mosso, nel mondo del calcio europeo. Il Tribunale di Madrid ha, infatti, emesso una sentenza importante per la questione Super League. E, in particolare, per la diatriba tra A22 Sports Management, società dietro il progetto Super League, e FIFA e UEFA, i due colossi del calcio europeo e mondiale.

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La sentenza ha, infatti, ritenuto lecite e valide le motivazioni di A22 Sports Management e il comportamento anticoncorrenziale delle altre due associazioni. Di seguito, proprio A22 ha diramato un comunicato in cui mostra la sua gioia e soddisfazione per il fatto.

Il comunicato di A22 Sports Management

"Oggi il Tribunale Commerciale di Madrid 17 ha emesso la sentenza nel caso della European Super League/A22 Sports Management contro la UEFA/FIFA. Il Tribunale Commerciale ha stabilito che gli statuti UEFA e FIFA che impediscono ai concorrenti di entrare nel mercato delle competizioni internazionali per club sono illegali e incompatibili con il diritto della concorrenza dell’Unione Europea. È la prima volta che un tribunale europeo applica il quadro giuridico emesso dalla Corte di giustizia dell’Unione europea (“CGUE”) nel dicembre 2023 e la decisione è pertanto vincolante ed esecutiva in tutta l’Unione europea.

Il Tribunale commerciale ha confermato i principi giuridici stabiliti dalla CGUE e ha ritenuto che gli statuti UEFA/FIFA, che consentono di porre il veto su qualsiasi concorrente alle proprie competizioni paneuropee, sono contrari al diritto dell’Unione europea.

- La Corte ha specificamente affermato che “la UEFA e la FIFA hanno abusato della loro posizione dominante […] attribuendosi la discrezionalità di proibire la partecipazione a competizioni alternative” e “impediscono la libera concorrenza sul mercato impon endo restrizioni ingiustificate e sproporzionate”.

- In conclusione, la Corte ha ordinato a FIFA e UEFA di “cessare la condotta anticoncorrenziale”, “proibire la sua futura ripetizione” e “rimuovere tutti gli effetti delle azioni anticoncorrenziali […] che si sono verificate prima o durante la durata del procedimento".

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