RASSEGNA STAMPA INTERVISTA SKRINIAR - Dopo il gol vittoria nella gara contro l'Atalanta, Milan Skriniar è intervenuto ai microfoni del quotidiano Tuttosport. Ecco le parole del difensore slovacco.
"Rispetto agli ultimi anni è un campionato più equilibrato. Siamo contenti di essere primi, vogliamo restarci fino alla fine".
"Evitare di far fare gol agli avversari è il mio mestiere. Prima del gol nella gara contro il Verona non segnato da troppo tempo, dopo quella sfida ne sono arrivati due. Quando fai gol è sempre una soddisfazione".
"È un argomento che viene spesso fuori in allenamento, fino ad oggi siamo stati bravi a capire quali siano i dettagli che spostano gli equilibri, sopratutto in questa fase di campionato".
"All'inizio non è stato facile superarla ma ora l'abbiamo lasciata alle spalle. Purtroppo ci è rimasto un solo obiettivo e vogliamo raggiungerlo a tutti i costi".
"Non credo, fino ad oggi anche loro hanno fatto di tutto per vincere le partite, quindi non cambierà molto. Noi dobbiamo pensare a noi stessi lavorando per alzare sempre di più il livello".
"Questa non è la Pazza Inter ma l'Inter di Conte. Il mister ha cambiato molte cose, ha fatto sì che avessimo più equilibrio in campo e che tutti pensassero a difendere e costruire dal basso l'azione. Ogni partita ci aiuta a migliorarci".
"È vero, Conte ha insistito molto anche su questo, in campo ci siamo noi e dobbiamo parlare noi. Siamo migliorati anche su questo".
"In campionato conta vincere per portare più punti a casa. Le partite vanno giocate con la testa, in nostro gioco non piacerà a tutti però in questo momento conta vincere".
"Sono cose sopra di noi che non possiamo gestire. Il nostro lavoro è sul campo, dobbiamo fare bene e portare i risultati".
"Con la linea a cinque non avevo ai giocato, inizialmente ho avuto qualche difficoltà. Il mister è bravo nel far capire cosa vuole, se oggi sono un difensore completo è grazie a lui".
"Difficile, come per i nostri avversari in partita. Quando te lo trovi davanti è complicato, lui è forte, grosso e veloce. Difficile trovare altri attaccanti con tutte queste caratteristiche".
"Icardi e Dzeko sono stati i più complicati, sono giocatori che in area fanno sempre gol".
"Quando non giochi non sei mai contento. Quando sono stato fuori sapevo il perché, quest'estate avevo tanti difetti nella difesa a tre".
"Non ero contento perché non giocavo, ma volevo restare all'Inter. Grazie al lavoro mi sono ripreso il posto".
"È importante ed è questione di rispetto per il paese dove sei. La prima intervista l'ho fatta dopo sette mesi anche se non è andata benissimo. L'italiano d'altronde non è semplice da imparare, ma devi farlo il prima possibile".
"Sapevamo che era un grande giocatore e che come me avrebbe avuto bisogno di tempo. È cresciuto tanto e può darci una grande mano".
"Mi tatuo lo scudetto, non sul petto perché ne ho già uno. Ma nel caso lo vincessimo sarà un momento che ricorderò per sempre. In Slovacchia, allo Zilina, ho vinto un campionato, ma a questi livelli sarebbe la mia prima volta. Ora dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile".