SISTICI RINNOVO INTER - L'agente del calciatore, a TeleNordord: "Non solo il PSG sul giocatore, ci sono altre squadre straniere".
"La decisione di mettere Milan Skriniar sul mercato è stata presa quest’estate dall’Inter, ovviamente non dal giocatore. Una scelta della Società, per una trattativa tra Inter e PSG, della quale ovviamente eravamo stati informati. Poi tutto si è interrotto ed eravamo stati informati anche di questo passaggio, una decisione che non spettava a noi e che il giocatore ha serenamente accettato, con professionalità e assoluto rispetto del contratto.
"L’autunno scorso abbiamo risposto a tutte le richieste di incontro avanzate dalla Società, dopo una serie di incontri preliminari abbiamo presentato una nostra richiesta economica e successivamente, a inizio novembre 2022, la Società ci ha presentato una proposta. Circa un mese dopo, prima di Natale, ho comunicato all’Inter la decisione di non accettare la loro proposta. Scelta ribadita a inizio gennaio, prima della Finale di Supercoppa, quando ho anche informato i dirigenti nerazzurri Marotta e Ausilio che ci ritenevamo liberi di ascoltare offerte di altri club. Non era magari una comunicazione obbligatoria, ma era per il giocatore e il sottoscritto il modo più corretto di procedere, sapendo che serietà e trasparenza sono per noi il modo migliore di procedere. Ripeto, non abbiamo mai saltato nessun appuntamento con l’Inter”.
“Del Psg non abbiamo parlato noi, così come non siamo stati noi a far trapelare le posizioni nostre e dell’Inter, visto che, con l’Inter, avevamo stabilito di gestire la cosa con la giusta riservatezza, nell’interesse della serenità e della prestazione della squadra e del giocatore che assisto”.
“Ci sono contatti con alcuni club, non italiani".
"Al momento non c’è questa possibilità. Chi conosce Milan conosce anche la sua professionalità e lealtà, sa benissimo che onorerà sempre la maglia del club per il quale è tesserato, un club che gli ha dato molto e al quale lui darà il massimo, come sempre. Certe strumentalizzazioni, che evidentemente non dipendono da noi, non fanno il bene del calciatore e crediamo anche che impediscano la giusta serenità che merita la squadra".