SERIE A COPPE EUROPEE – Nel complicato intreccio tra le diverse direttive nazionali, che dipenderanno dalle decisioni dei Governi centrali, e i “suggerimenti sovranazionali” di UEFA e FIFA, si inizia a delineare il calendario d’emergenza per provare a portare a termine la stagione.Le incognite ovviamente sono ancora molte, ma la stampa prova a tracciare la strada di un cammino che dovrebbe portare a chiudere la stagione 2019-20.
Gli scenari proposti dall’Esecutivo UEFA sono i seguenti:
1) Campionati e Coppe in contemporanea (inizio tra maggio e giugno, fine ai primi di agosto)
2) Prima i campionati, poi le coppe (con finale Champions il 29 agosto). L’UEFA ha ufficializzato che i tornei nazionali devono finire entro il 2 agosto e la FIGC si è subito adeguata.
La soluzione migliore per l’UEFA è, come detto, quella di far disputare prima i campionati, e dopo il 2 agosto, le Coppe. Questo per avere le liste delle prossime coppe entro il 3 agosto. Champions ed Europa League 2019-20 verrebbero disputate interamente ad agosto. E così, probabilmente, sarà. La prima opzione è giocare tutte le partite. Se fosse impossibile, playoff oppure a formule ridotte.
Qualora i match europei non potessero disputarsi secondo i programmi originari, restano in piedi tre opzioni alternative:
1) quarti e semifinali in gare secche
2) final four in sede unica
3) final eight in sede unica
Dal 7 (Juventus-Lione e City-Real per il ritorno degli ottavi) al 29 (finale al momento confermata a Istanbul). In 23 giorni si possono giocare 17 partite (oppure 11 con le tre alternative ridotte). Anche per il sorteggio cambierà qualcosa: quasi sicuro che si svolga prima degli ottavi, sempre di tipo tennistico, ma con le X.
Per quello che riguarda le italiane impegnate in Europa League, dovendo Inter e Roma disputare ancora la loro andata degli ottavi di finale, resta il nodo sulle date dei recuperi. C’è la possibilità concreta che Inter–Getafe e Siviglia–Roma possano disputarsi in gara secca il 6 agosto.