San Siro, la Giunta comunale approva la convenzione per la vendita dello stadio

24 Ottobre 2025
- di
Carlo Alberto Gamba
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San Siro vendita Inter e Milan approvata Consiglio comunale Milano
Tempo di lettura: 3 minuti

INTER MILAN SAN SIRO - Si registrano ulteriori passi avanti per la cessione dello stadio San Siro alle società di Inter e Milan. Come ufficializzato attraverso una nota apparsa sul sito del Comune di Milano, la Giunta ha dato la propria approvazione alla convenzione per la vendita dell'impianto. 

San Siro, la nota ufficiale del Comune di Milano

"Approvati dalla Giunta comunale lo schema di convenzione quadro e gli ulteriori indirizzi di dettaglio per il perfezionamento della compravendita del compendio immobiliare comprensivo dello stadio Giuseppe Meazza, qualificato quale ‘Grande Funzione Urbana San Siro’, a seguito della proposta presentata da A.C. Milan s.p.a. e F.C. Internazionale Milano s.p.a. La convenzione quadro disciplina gli obblighi del soggetto attuatore e le modalità di trasformazione della GFU, che insieme al nuovo stadio dovrà realizzare la rigenerazione urbana dell’intero quartiere, recepire l’esigenza di minimizzare l’impatto ambientale, prevedere una significativa valorizzazione del verde pubblico fruibile e connotare l’intervento mediante l’individuazione di spazi e attività dedicati a verde sportivo.

La rigenerazione della GFU avverrà sulla base di un Piano Attuativo complessivo che sarà approvato prima del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica relativo al nuovo stadio, allo spostamento del tunnel Patroclo e alla demolizione e parziale conservazione del Meazza. Recepita dunque la delibera così come modificata dal Consiglio comunale del 29 settembre scorso, con la quale sono stati stabiliti gli elementi contrattuali essenziali. Le opere da attuare riguardano principalmente la costruzione del nuovo stadio, con una capienza tra i 70mila e i 71.500 spettatori, lo spostamento e la riqualificazione del tunnel Patroclo, la parziale demolizione, messa in sicurezza e rifunzionalizzazione del Meazza e la realizzazione di verde pubblico per una superficie pari al 50% dell’intera GFU. Il soggetto acquirente sarà un veicolo societario controllato dalle Società, il prezzo di vendita è pari a 197.075.590 euro.

Quali parti integranti dello schema di convenzione e dello schema del contratto di compravendita rientrano anche gli emendamenti alla delibera approvati dal Consiglio comunale, tra cui: la previsione che l’esecuzione di tutte le opere potrà essere effettuata unicamente da operatori economici che abbiano adottato modelli organizzativi nei quali sia prevista una mappatura delle aree a rischio infiltrazione mafiosa e, quale misura preventiva, l’iscrizione degli stessi operatori e dei partner contrattuali nelle ‘white list’ della Prefettura o, in alternativa, l’effettuazione dei controlli antimafia e antiriciclaggio previsti dalla normativa vigente; la garanzia da parte dell’acquirente dell’adozione di misure per l’accessibilità e l’inclusione e contro ogni forma di discriminazione.

Rientrano nella disciplina negoziale anche la clausola ‘earn out’ sulle plusvalenze, quella sulla risoluzione del contratto qualora non sussistano i presupposti di legge per l’avvio dei lavori, il diritto di prelazione del Comune in caso di trasferimento a terzi di tutte o parte delle aree a un prezzo pari o inferiore a quello di acquisto, l’obbligo per le Società di interventi che tendano alla neutralità carbonica. La disciplina negoziale prevede ulteriori impegni per la parte acquirente. Tra questi: presentare il PFTE entro 9 mesi dalla sottoscrizione dell’atto di compravendita, salva la facoltà di proroga (per ulteriori 3 mesi e per ulteriori 12 mesi) in caso di contestazioni sollevate da terzi di fronte all’Autorità giudiziaria; cedere gratuitamente al Comune 80mila mq di area a parco, di cui almeno 50mila a verde pubblico profondo; tenere indenne il Comune da ogni pretesa in relazione a costi o oneri relativi alla bonifica delle aree della GFU in eccesso rispetto agli importi delle voci di costo di cui è ammessa la deduzione dal prezzo, e all’importo di 5 milioni di euro quale limite massimo eventuale per l’area del Parco dei Capitani, qualora emergano situazioni ambientali che richiedano un intervento.

La parte acquirente infine concorderà con l’Amministrazione un’apposita convenzione finalizzata a mantenere e migliorare la regolamentazione e i dispositivi in materia di sicurezza, trasporto, viabilità e igiene ambientale (pulizia delle aree, raccolta e smaltimento rifiuti) che consentano di mitigare l’impatto delle manifestazioni sportive e degli eventi, nonché le attività di promozione sociale in continuità con quanto già realizzato".

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