SAN SIRO CHAMPIONS LEAGUE - Mentre prosegue il braccio di ferro tra il Comune di Milano e le due società per la ristrutturazione di San Siro, il Meazza è pronto a ritoccare il suo look con un obiettivo ben preciso: ospitare la finale di Champions League a distanza di quasi 10 anni.
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A fare il punto è Calcio & Finanza, che ha preso in esame il Documento Unico di Programmazione (DUP), approvato dal Consiglio comunale del Comune di Milano e in cui è presente anche una sezione dedicata allo stadio Giuseppe Meazza. Qui si specifica come proseguirà l’attività di monitoraggio degli interventi manutentivi. L'intento è assicurare il rispetto delle norme di sicurezza e agibilità, in prospettiva della Cerimonia d'Apertura delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Sarà anche definita la pianificazione dei lavori, in coerenza con le richieste della UEFA, nella prospettiva di ospitare la finale di Champions League.
Restava però ancora da capire come risolvere il vincolo posto sul 2° anello del Meazza, che scatterrà al compimento dei 70 anni dalla costruzione, ovvero nel 2025. Questa questione è importante anche per Inter e Milan che, ricorda Tuttosport, si sarebbero decisi a costruire insieme un nuovo stadio vicino a San Siro e vorrebbero capire se il secondo anello dovrà rimanere così oppure potrà essere demolito a patto di lasciarne un pezzo come simbolo di memoria.
Già i due club dovranno vedersela con il vincolo imposto dalla sovrintendenza sulle scuderie e indiretto sulla pista dell'ex trotto su cio Hines dovrebbe sviluppare il nuovo progetto. Ma potranno stare tranquilli. Stando a Calcio e Finanza, infatti, l'incontro con Giuseppe Sala ed Emanuele Carpani, sovraintendentte dei Beni Culturali ha dato esito positivo. Infatti, riporta Il Giornale, sarebbe stato deliberato che una parte del secondo anello potrà essere domolita, mentre una parte dovrà essere mantenuta per rappresentanza.