INTER RANOCCHIA INTERVISTA - Andrea Ranocchia, difensore dell'Inter, ha risposto alle domande che i tifosi gli hanno posto attraverso i social del club nerazzurro.
"Ho vissuti tanti di momenti difficili, sia a livello sportivo che nella vita. Guardando solamente all'Inter, ho vissuto anni bui e complicati, in cui facevamo fatica a esprimerci e io a esprimermi. Sono stati momenti che mi hanno lasciato delle belle cicatrici. Allo stesso tempo, però, sono stati momenti di grande crescita; che ti fanno migliorare e ti formano. A oggi sono soddisfatto di quello che ho fatto e che ho costruito nella mia carriera. Dietro a tutto questo ci deve essere una struttura umana pronta, ti aiuta ad andare avanti e a toglierti delle soddisfazioni".
"Non so ancora cosa farò quando appenderò gli scarpini al chiodo, mi piacerebbe lavorare coi giovani e restare nel mondo del calcio. È una cosa che sto valutando, ogni giorno cambio idea. Valuterò quando finirò, ho un po’ di opzioni sia nel calcio che fuori. Ma vedo comunque difficile abbandonare questa passione. La prima volta con la fascia di capitano dell'Inter? Sensazione strana. Indossarla dopo Zanetti era un’eredità un po’ pesante. Grandissima soddisfazione, tanta responsabilità. Non capita a tutti di indossare la fascia dell’Inter. Me lo ricorderà per tutta la vita".
"Restiamo a casa e aspettiamo che rientri questa emergenza, speriamo il possibile. Sono un po’ frastornato, nessuno si sarebbe aspettato una cosa del genere, con una piega così strana. La nostra generazione non aveva mai vissuto situazioni del genere, forse i nostri nonni ai tempi della guerra. Teniamo duro e con la collettività speriamo di uscirne il prima possibile. In questi giorni, mi sono preso un po’ di tempo per me stesso, sto leggendo molto. Non possiamo fare altro che rimanere dentro casa al sicuro. Mi auguro che passi il prima possibile".