Zanetti: "Siamo carichi in vista di questa finale"

30 Maggio 2025
- di
Carlo Alberto Gamba
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Javier Zanetti 30 anni Inter
Tempo di lettura: 2 minuti

FINALE CHAMPIONS LEAGUE PSG INTER INTERVISTA ZANETTI - Nel corso di una recente intervista concessa a Il Giorno, il vice-presidente nerazzurro Javier Zanetti ha commentato l'imminente impegno in finale di Champions League contro il PSG, non mancando di proporre qualche confronto con la vittoria della terza coppa nel 2010.

PSG Inter, Zanetti non sta nella pelle in vista della finale di Champions League

Sulle differenze con la squadra del 2010

"La mia squadra era fortissima, ma anche questa squadra lo è perché non conquisti per caso la finale dopo aver eliminato corazzate come il Bayern Monaco e il Barcellona. Se invece pensiamo ai giorni che precedono l’evento certamente noi arrivammo carichi, con l’adrenalina di chi aveva vinto campionato e Coppa Italia. Mister Inzaghi e i giocatori devono metabolizzare il titolo sfuggito di appena un punto. Fa davvero rabbia. Purtroppo nel finale di campionato è successo di tutto, forse la sconfitta a Bologna nel recupero è stata decisiva ma ora bisogna essere ottimisti. La squadra ci crede, sarà una partita molto equilibrata, speriamo in un lieto fine".

Sulla possibilità di riscattare la sconfitta di Istanbul

"Già nel 2023 a Istanbul avremmo meritato noi: eravamo sfavoriti ma ci siamo arrivati davvero vicini col City. È rimasto il rimpianto per come giocammo quella partita, con coraggio e cedendo tante opportunità. Possiamo ripetere la stessa prestazione col PSG".

Sulle caratteristiche della squadra parigina

"Loro sono arrivati in finale dopo essersi salvati ai gironi per il rotto della cuffia. Tuttavia, sono tanti gli addetti ai lavori che già un paio di mesi fa erano convinti che sarebbero arrivati sino in fondo. Ci sono tanti meriti di Luis Enrique, mi piace molto come allenatore. Ha dovuto ricostruire un gruppo, ha rimesso tutti i giocatori a posto anche se non c’erano campioni come nelle annate di Messi, Neymar e Mbappé. Del resto, lo dice la storia: è nei momenti decisivi che una squadra diventa forte".

Sulla possibilità di vedere la squadra stremata

"Non credo che i ragazzi siano stanchi. Questa è una squadra che si diverte e gioca al calcio, ed è un piacere vederli. Ma con la mia squadra dell'epoca in finale, dopo aver messo a segno l’1-0, chiudemmo la porta a chiave e gestimmo la partita. Questo sarà un aspetto fondamentale del match di Monaco".

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