PSG Inter, Inzaghi: "Nessuna ossessione, chiedo attenzione"

30 Maggio 2025
- di
Kevin Martorano
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Conferenza stampa PSG Inter
Tempo di lettura: 4 minuti

PSG INTER CONFERENZA STAMPA SIMONE INZAGHI - Alla vigilia della finale di Champions League contro il PSG, in conferenza stampa ha parlato Simone Inzaghi, accompagnato da Nicolò Barella e Lautaro Martinez. Di seguito le dichiarazioni del tecnico nerazzurro.

Simone Inzaghi: "Vogliamo regalare ai tifosi questa soddisfazione"

"Chiaramente di differente a due anni fa secondo me è nella preparazione, nel come arrivare alla finale, negli allenamenti fatti dal Media Day ad oggi. Sappiamo che ogni partita è storia a sé, abbiamo cercato di curare tutti i dettagli con grandissima cura. Domani i ragazzi sono tutti disponibili, quest'anno in 59 gare ne ho avuti tutti e 23 disponibili soltanto in 3 partite. C'è grande fiducia, per un allenatore avere tutti a disposizione è il meglio, sai che puoi contare su tutti perché questi ragazzi sono stati scelti dalla società e sono fiero di allenarli".

Champions League la chiusura di un ciclo: "Per quanto riguarda il futuro rispondo a te così nessuno mi fa queste domande. C'è una finale domani, poi lunedì o martedì parleremo con la società con in testa sempre il bene dell'Inter. C'è tanta emozione, quando c'è una finale c'è un qualcosa di diverso perché l'abbiamo meritata: da Manchester, poi Arsenal, Leverkusen, Lipsia, Barcellona, Bayern Monaco... Siamo qua con grande merito, sapendo che domani ci manca l'ultimo passo, il più importante. A questi ragazzi non si può dire nulla, hanno sempre messo in campo il cuore e l'attaccamento alla maglia, lo faranno anche domani".

Allenatore sottovalutato come la squadra: "Non lo so, posso solo dire che questo gruppo in 4 anni hanno dato tantissimo. Vincendo tanto, perdendo qualche volta, ma secondo me abbiamo sempre messo in campo tutto ciò che avevamo. Dai giocatori allo staff alla società arrivando ai nostri tifosi. Siamo orgogliosi di rappresentare l'Inter, da bambino sognavo di giocare la finale di Champions League, da giocatore non ci sono riuscito ma grazie a questo gruppo l'ho giocata una volta e domani sarà la seconda".

Cosa cambia essere sfavoriti o giocare con pronostico in equilibrio: "Non so ancora cosa dirò alla squadra domani, lo dirà il mio cuore. Ogni partita fa storia a sé, in campo non va monte ingaggi o qualità della rosa o fatturati, vanno in campo giocatori che sanno di dover essere molto attenti sui particolari, le finali si decidono su episodi. Due anni fa eravamo sfavoriti ma ce la siamo giocata ad armi pari, meritavamo qualcosa in più nonostante in quel momento avevamo di fronte la squadra più forte al mondo".

Cosa dà fiducia dopo il finale di campionato: "Il lato psicologico è importante, i ragazzi hanno lavorato molto bene ed abbiamo lasciato da parte la delusione del campionato. I giocatori sono tutti a disposizione, toccherà a me scegliere domani mattina. Ho ancora qualche dubbio come sempre, ma ho visto determinazione ma non ossessione, deve esserci una giusta concentrazione e determinazione ed i ragazzi me lo hanno dimostrato".

La differenza d'età media tra le due squadre: "Per quanto riguarda il piano di gioco un allenatore prova ad immaginare nella propria testa una partita. Sappiamo che non sempre va come te la immagini, sappiamo che avversario incontriamo, prima in Europa per possesso palla. Squadra di grandissima qualità, noi siamo primi nel nostro campionato, dovremo giocare bene tecnicamente e avere un buon palleggio per togliere più possibile la palla al PSG che in questo e tante altre cose è squadra molto importante".

Su Pavard: "Pavard sta bene, ha fatto dei buoni allenamenti. Le sensazioni sono positive, manca ancora l'allenamento di oggi ed il risveglio muscolare di domani mattina. Se sta bene giocherà, è un giocatore molto importante che ci è mancato nell'ultimo periodo. Se dimostrerà di essere pienamente recuperato come fatto in questi giorni giocherà dall'inizio".

Sul ruolo di un capitano e l'allenatore sulla squadra: "Ho voluto con me Lautaro e Barella, sono capitano e vice capitano, sono importantissimi per me e per tutta la squadra. Sono qui da tanti anni, hanno la maglia dell'Inter cucita addosso e si fanno sentire nel momento giusto. Hanno grande rispetto dei compangi e viceversa".

Che qualità serviranno: "Corsa, determinazione, aggressività... Se ne potrebbero aggiungere tantissime, per vincere una partita così servirà tutto insieme a tutti i dettagli che stiamo curando. Di fonte avremo una grandissima squadra che ha meritato la finale, con un grandissimo allenatore che ammiro tanto come allenatore e come persona".

Partita che può cambiare il futuro: "Lo sappiamo l'importanza della gara. Tra vincere e perdere cambia il mondo, in Champions abbiamo solo perso una finale ma in Italia abbiamo anche vinto, lo so bene quanto cambia. Il nostro più grande desiderio è regalare una grande soddisfaizone ai nostri tifosi, ieri li abbiamo sentito ma sappiamo che domani tutta la Curva Nord sarà in campo con noi anche se non fisicamente. Abbiamo iniziato a Manchester tutti insieme, vogliamo finire tutti insieme domani".

Come sta e cosa chiede ai giocatori: "Da inizio settimana ho chiesto concentrazione, determinazione ma non ossessione. Dobbiamo essere liberi di testa, sappiamo come si preparano queste partite, abbiamo campioni del Mondo e campioni d'Europa, sappiamo che è una partita importantissima. Ci siamo arrivati credo nel modo migliore, sappiamo che la partita è frutto d'episodi, dovremo essere bravi per tutta la partita".

Il confine tra tensione e paura: "Dobbiamo andare in campo non con l'ossessione, con la voglia e determinazione per vincere la partita. Sappiamo che di fronte abbiamo una squadra forte e preparata, ce la giocheremo con le nostre qualità come sempre fatto. Abbiamo avuto un percorso difficilissimo ma grazie a corsa, determinazione e aggressività siamo arrivati fin qui e non ci vogliamo fermare, i ragazzi cercheranno di mettere in campo tutto quanto per venire a capo di questa finale".

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