Tempo di lettura: 2 minuti
PARALIMPIADI PARIGI 2024 - Ci siamo! È arrivato il 28 agosto, data della cerimonia di apertura dei Giochi Paraolimpici di Parigi 2024. L'Italia è pronta a fare incetta di medaglie grazi ai suoi 141 atleti. Si tratta, infatti, della delegazione più numerosa fino ad ora.
L'Italia si prepara alle Paralimpiadi di Parigi 2024
In totale l'edizione di Parigi si prepara ad ospitare circa 4.400 tra atlete e atleti per 185 paesi che competeranno in 23 diversi sport. Prima di dare il via alle competizioni, i Giochi si aprono con la consueta cerimonia di apertura che avrà inizio alle ore 20 e prevede uno spettaccolo per le strade di Parigi per circa tre ore, come già successo per le Olimpidi. In questo caso però la location non sarà la Senna, ma Place de la Concorde e gli Champs-Elysée, dove iniziarenno a sfilare le varie delegazioni, tra cui l'Italia che ha come portabandiera Ambra Sabatini, Oro nei 200 metri piani T63 a Tokyo 2020 e Luca Mazzone, tre volte Oro paralimpico di ciclismo, alla sua sesta partecipazione.
Per l'Italia ci sono molte speranze di medaglia, in particolare dell'atletica, la scherma in cui ritroveremo Bebe Vio e il nuoto, con Manuel Bortuzzo all'esoridio, ma non solo. Se ai giochi Olimpici è stato eguagliato il numero di medaglie di Tokyo, seppur aumentando il numero di ori e argenti, ai Giochi Paralimpici l'impressione è che ci si possa migliorare rispetto alla scorsa edizione quando furono 69 le medaglie conquistate.
Origini dei Giochi Paralimpici
- 1944: l'idea dei Giochi Paralimpici nacque durante la Seconda Guerra Mondiale. Il dottor Ludwig Guttmann, un neurochirurgo tedesco di origine ebraica, rifugiato nel Regno Unito, fu incaricato di creare un'unità specializzata nel trattamento dei soldati britannici feriti alla colonna vertebrale. Guttmann iniziò a usare lo sport come parte della riabilitazione, credendo fermamente nel suo potere terapeutico.
- 1948: il 29 luglio 1948, in coincidenza con l'inizio dei Giochi Olimpici di Londra, Guttmann organizzò i primi "Stoke Mandeville Games" presso l'ospedale di Stoke Mandeville a Aylesbury, in Inghilterra. L'evento vide la partecipazione di 16 veterani di guerra in carrozzina, che gareggiarono nel tiro con l'arco.
Sviluppo e crescita
- 1952: gli Stoke Mandeville Games divennero un evento internazionale quando un gruppo di ex combattenti olandesi si unì alla competizione. Questo segnò l'inizio della collaborazione internazionale.
- 1960: i primi veri e propri Giochi Paralimpici si tennero a Roma, in Italia, subito dopo i Giochi Olimpici. Parteciparono circa 400 atleti provenienti da 23 paesi. Questo evento segnò l'inizio ufficiale dei Giochi Paralimpici come li conosciamo oggi, anche se il termine "Paralimpico" fu adottato solo successivamente.
Evoluzione e formalizzazione
- 1976: a partire dai Giochi di Toronto, furono inclusi atleti con altre disabilità fisiche, non solo persone in carrozzina. Nello stesso anno, si tennero i primi Giochi Paralimpici Invernali a Örnsköldsvik, in Svezia.
- 1988: i Giochi Paralimpici di Seul segnano un punto di svolta importante. Per la prima volta, le Olimpiadi e le Paralimpiadi furono tenute nella stessa città e utilizzarono gli stessi impianti sportivi. Questo avvenimento stabilì un modello che è stato seguito da allora in poi.
Organizzazione e riconoscimento
- 1989: venne fondato il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) con sede a Bonn, in Germania, per fungere da ente governativo per il movimento paralimpico globale. L'IPC ha giocato un ruolo chiave nella standardizzazione, regolamentazione e promozione dei Giochi Paralimpici.
- 2001: fu firmato un accordo tra il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e l'IPC, stabilendo che le città ospitanti delle Olimpiadi avrebbero anche ospitato i Giochi Paralimpici, garantendo un allineamento continuo tra i due eventi.
Viola Meacci