CONDÒ INTER - Il noto giornalista Paolo Condò ha analizzato l'Inter di Simone Inzaghi in seguito alla vittoria contro il Lecce sulle colonne di Repubblica. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Il 29 dicembre l'Inter di Champions, già qualificata, scese in campo a Lisbona con due soli titolari: Acerbi e Darmian. Nel primo tempo venne presa a pallate dal Benfica, che filò in scioltezza sul 3-0. Nella ripresa risalì fino al 3-3, ed è giusto ricordare che Simone Inzaghi, dando prova di bella sensibilità, lasciò che la rimonta fosse condotta dalle stesse "riserve" - hai fatto il danno, ora mostrami che sai riparare - prima di mettere un po' di "mammasantissima". Ugualmente si disse che il turnover esagerato non era praticabile, ed anche in seguito le rotazioni viste - nell'Inter e non solo - hanno funzionato se limitate ad un paio di pezzi.
Tre mesi dopo quella sera, l'Inter è scesa in campo con otto uomini diversi da quelli abituali, ed ha fatto strame del Lecce a casa sua: 4-0. La Serie A non è la Champions ed il Benfica vale più del Lecce, okay, ma è netta la sensazione che un altro gradino sia stato salito, perché la profondità della rosa è il segreto di quest'Inter dominante, e insieme la garanzia che oltre alla seconda stella - ormai vicina - si giocherà forte anche per la gloria europea. Detto del magnifico lavoro dei dirigenti e di Inzaghi sulla squadra, è evidente anche un felice allineamento dei pianeti. Va sfruttato".
