NIENTE SALDI ERIKSEN - L'Inter batte per 1-0 il Monza in amichevole, ma in casa nerazzurra - dopo le dichiarazioni di Eriksen e quelle di Marotta - tiene giù banco il tipo di mercato scelto per la sessione invernale.
Christian Eriksen, dal ritiro della sua Nazionale, con garbo ed educazione, ha tracciato il quadro completo della sua situazione all'Inter. Il danese con molto onestà ha ammesso come vorrebbe giocare maggiormente, aggiungendo anche che la: "gente lo vorrebbe vedere in campo", ma che "il mister la pensa diversamente" e si "devono rispettare le opinioni di chi decide". Ovviamente tali dichiarazioni in Italia hanno avuto un grande eco. E anche se di fatto l'ex Tottenham ha solo ribadito verità piuttosto scontate e già conosciute da tutte, è chiaro che qualche polemica sia sia innescata nel Bel Paese. Sui social pare ormai netta la divisione tra chi sta con il fuoriclasse di Middelfart e chi con Conte.
All'indomani delle dichiarazioni di Eriksen, Beppe Marotta, intervenendo al Festival del Giornalismo organizzato da VareseNews, sposta l'attenzione sul contesto economico-calcistico italiano. "La situazione era, e lo è ancora di più oggi, devastante: siamo davanti a un default. Si calcola che la Serie A produca 4 miliardi di euro e in un anno normale il deficit era di circa 700 milioni. Nel 2020 andiamo verso il 50 per cento. Uno dei problemi più grossi è che il costo del lavoro è sproporzionato rispetto al fatturato. Oltre a questo, con gli stadi chiusi mancano gli introiti del botteghino, voce che per l’Inter incideva per circa 50 milioni, oltre a tutte le entrate commerciali derivanti da quello che si chiama 'match day'. Parole importanti, che ad una attenta analisi si collegano al futuro calciomercato nerazzurro.
Dopo aver ricordato quindi le parole di Eriksen e quelle di Marotta è facile inquadrare il tipo di calciomercato invernale dei nerazzurri. E quello relativo al danese. Che non verrà di certo svenduto. In tal senso il diktat presidenziale resta lo stesso di quello estivo. I giocatori verranno ceduti solo al loro reale prezzo di mercato. Per questo non esiste - almeno per il momento - la possibilità che l'ex Tottenham finisca in prestito all'estero. All'Inter, nonostante tutto, considerano ancora Eriksen un giocatore capace di poter fare la differenza, e nonostante lo scarso feeling con Conte, i dirigenti della Beneamata sperano che lo scandinavo possa ancora inserirsi nei meccanismi del mister salentino. Qualora così non fosse si valuterebbe sì una sua cessione, ma solo a titolo definitivo. Per ottenere una plusvalenza rispetto ai 20 milioni di euro spesi dai nerazzurri meno di un anno orsono. In questo senso anche il mercato in entrata sarà più che oculato. Zero spese pazze. E arrivi solo in caso di partenze.