INTER MORATTI - La Coppa Uefa, la vecchia Europa League, fu il primo trofeo dell'era Massimo Moratti; ora potrebbe esserlo anche per Steven Zhang. E proprio lo storico ex presidente dell'Inter, in una intervista a Tuttosport, ha parlato delle possibilità europee dei nerazzurri.
"Le ultime partite spingono a essere davvero ottimisti anche per la finale. È interessante il fatto che questo cammino compiuto in Europa sia arrivato esattamente dieci anni dopo il trionfo di Madrid e credo che, al di là di quanto succederà con il Siviglia, sia davvero iniziato un nuovo percorso. Lo vedi da come la squadra è stata strutturata, dall’impostazione che le è stata data, dal gioco espresso in campo: tutti fattori che inducono a essere molto ottimisti. Ora c’è la consapevolezza di avere le doti e le qualità necessarie per poter competere in campionato. Questa è la cosa più importante".
"Colpisce la grande attenzione che ci mettono entrambi e il fatto che pensino sempre e solo al calcio. Condizioni che rendono Mourinho e Conte professionisti completi nel lavoro che fanno. Poi entrambi sono ossessionati dalla vittoria: sanno che devono puntare a quello e il loro atteggiamento fa da traino a tutta la società. Lo sfogo di Conte a Bergamo? Le persone bisogna conoscerle direttamente e bisogna lavorarci insieme. Poi, a seconda del rapporto che hai con un allenatore, puoi sopportare o meno una cosa di quel genere. Devo dire che Conte, al di là del suo modo di fare, mi sembra un professionista di una tale serietà, un tale esempio di applicazione nel suo lavoro che forse puoi anche fare a meno di mantenere rancore su una cosa di questo genere. Avanti con Conte? Beh, questo senza dubbio".
"Senza dubbio credo ci siano più possibilità adesso che mai di poterlo prendere. È altrettanto indubbio che si tratti di un giocatore straordinario, però non si può dimenticare che prenderlo sarebbe un sacrificio grandissimo da parte della società. Prima di intavolare una trattativa simile occorre valutare se è il caso di affrontare un percorso economicamente molto impegnativo, quindi non bisogna essere superficiali nel dire “allora prendiamo Messi”, devono esserci le condizioni per affrontare questo meraviglioso sogno".