MERCATO INTER MARTIAL - Un talento inesploso. Come tanti altri prima e dopo di lui, Anthony Martial si è rivelato per lo più un pesante bluff a dispetto di tutte le belle parole spese per lui in gioventù. Al netto di questo, ben pochi giocatori sono riusciti a strappare consensi nella recente storia del Manchester United, il quale è ormai assurto al ruolo di un vero e proprio "cimitero per elefanti"; chiedere ad Andrè Onana per conferma. Dunque, le difficoltà ambientali comuni a tanti altri elementi passati recentemente per il terreno storico di Old Trafford potrebbero essere una parziale scusante per il classe 1995. A questo punto, l'ex Monaco potrebbe prendere in considerazione l'idea di cambiare aria e provare a rilanciarsi in un contesto meno pretenzioso e asfissiante. Chissà che l'Inter non possa essere la meta perfetta per il giocatore transalpino.
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Questa prima metà di stagione sembra aver svelato - come se non fosse evidente sin dalla genesi di questa annata - una delle principali debolezze della squadra nerazzurra, ovvero la - quasi - completa inaffidabilità della coppia offensiva "di scorta" composta da Marko Arnautovic e Alexis Sanchez. Su ben 53 reti totali messe a segno dai meneghini sono appena quattro - due a testa - le marcature che riportano i nomi dell'austro-serbo e del cileno. Troppo evidente la differenza tra i due gregari e i titolari Lautaro Martinez e Thuram, autori, rispettivamente, di 18 e 8 reti. L'abissale incongruenza a livello di statistiche non lascia dormire sogni tranquilli al tifo interista, il quale chiama a gran voce un intervento sul mercato.
Tra i nomi più gustosi in questa finestra di mercato troviamo proprio il tanto decantato Martial. Il transalpino, stando a quanto riportato da calciomercato.com, sarebbe ai ferri corti con i Red Devils, i quali vorrebbero intraprendere una nuova linea dirigenziale volta a liberarsi degli ingaggi eccessivamente esosi. A questo proposito, lo stipendio da circa 7.5 milioni di euro netti del classe 1995 non può passare in sordina. Il contratto che lega il francese ai mancuniani rimarrà in vita fino a giugno e, allo stato attuale delle cose, non sembrano esserci i presupposti per immaginare una sua estensione. Dato per assodato questo dettaglio, è verosimile pensare che gli inglesi prenderebbero volentieri in considerazione l'idea di cedere il diretto interessato in questa finestra di mercato per conseguire un minimo guadagno. A queste condizioni, i lombardi sarebbero fuori dalla corsa per le notorie indisponibilità economiche.
A riprova di questo, qualora i milanesi dovessero realmente gettarsi sul mercato per arruolare una quinta punta, questa fantomatica operazione si baserebbe unicamente su un prestito secco o su un ingaggio a zero. Tornando al diretto interessato, vuoi per l'ingaggio fuori portata, vuoi per la mancanza di liquidità nella finestra invernale, un suo approdo a Milano nel mese di gennaio sarebbe possibile solo nell'eventualità in cui la società in maglia rossa rinnovasse il contratto del francese e accettasse di girarlo in prestito (rigorosamente secco). Riassumendo: la sensazione dominante è che vedere il classe 1995 indossare la maglia del Biscione prima dell'estate - cioè quando sarà ufficialmente svincolato - sia una prospettiva piuttosto utopica. Una volta liberatosi da vincoli contrattuali, nulla vieterebbe di pensare ad un possibile affondo da parte di Marotta e soci.
CARLO ALBERTO GAMBA
