MAZZOLA - I positivi in casa Inter, ma non solo, hanno alimentato il dibattito su cosa fare nel mondo del calcio in tempi di Coronavirus. Sandro Mazzola, nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano 'Il Mattino', ha detto la sua. "Un po' alla volta ai calciatori va detto ciò che non è più rinviabile e che è sotto gli occhi di tutti: per portare a termine il campionato serve restare tutti in ritiro, in bolla come dicono adesso".
"Non vedo altre soluzioni. Fossi io il presidente dell'AIA, prenderei l'iniziativa di chiamare i capitani delle squadre e cominciare a ragionare su quella che è la strada per uscire fuori da questa enorme confusione. E la via da seguire è quella di isolarsi almeno fino alla fine dell'anno. Solo così si potrebbe evitare il taglio degli stipendi e lo stop delle partite".
Intanto è uscito il nuovo Dpcm. Il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, lo ha illustrato. “Faremo di tutto affinché lo sport, con tutti i benefici che comporta, non si fermi di nuovo. Per quanto riguarda il nuovo Dpcm, questo vieta il calcetto fra amici e in generale lo sport amatoriale. Proseguono invece il calcio dilettantistico e quello giovanile. Abbiamo fatto ogni sforzo possibile, operato a sostegno del settore con misure e risorse mai viste prima, assicurato bonus a una categoria di lavoratori finora invisibile, previsto sostegni a fondo perduto".
