RASSEGNA STAMPA INTER MAROTTA - Questa mattina l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, è apparso con un'intervista sul Corriere della Sera. Tra i vari argomenti rilasciati alle pagine del quotidiano ci sono stati i rinnovi imminenti per i nerazzurri e la situazione societaria.
“C’è un freno politico verso lo sport che è un fenomeno di aggregazione, un deterrente sociale, migliora la salute dei cittadini. Lo sport d’élite ha risvolti eticamente impopolari, ma è il 13° comparto industriale del Paese, va attenzionato meglio”.
“La nostra condizione è alla pari degli altri club e stiamo pagando regolarmente gli stipendi, anche gli ultimi di settembre. La contrazione finanziaria è legata ai mancati introiti da Covid. Il nostro azionista in 5 anni ha messo 1 miliardo di euro, eticamente non è sostenibile”.
“Siamo usciti dal tunnel. C’è stabilità, la cassa dà tranquillità. Zhang ha passione. Il presidente ha ribadito più volte il proprio impegno a lungo termine nell’Inter”.
“Vendo Lukaku a 115 milioni e lo sostituisco con Dzeko a zero: sul campo non c’è questo divario. Lukaku è andato via per prendere il doppio, in Italia certe cifre non possono esistere. Nel 2000 la serie A fatturava più di tutti, in 20 anni siamo diventati periferici”.
“Non dobbiamo dispensare illusioni, ma l’ambizione è parte integrante del club. Dopo 8 giornate è presto per i bilanci, ce la giochiamo con tutti. L’obiettivo resta qualificarsi per la Champions”.
“Inzaghi sta lavorando bene, gli va dato il tempo di conoscere il fenomeno Inter. Magari alcuni gol erano evitabili, lì dobbiamo migliorare”.
“La volontà del giocatore è determinante. Come manager non sono preoccupato del vendere, ma del comprare bene. Nessun club in Italia può garantire un grande stipendio a un calciatore. Non sono consentiti investimenti rilevanti. Oggi Lukaku a 75 milioni non potrei comprarlo. Ma non ci possiamo accontentare, servono investimenti mirati e contenuti”.
“Per Barella e Lautaro si va verso una gratificazione e un prolungamento del contratto: siamo vicini. Brozovic invece è in scadenza, servirà un po’ più tempo, ma ho fiducia”.