MAROTTA INZAGHI - Beppe Marotta, intervenuto in conferenza stampa nel giorno della presentazione di Inzaghi, elogia il nuovo tecnico nerazzurro: "L'ideale per noi".
"Inizia ufficialmente la stagione che sarà difficile. Un motivo di orgoglio presentare Inzaghi, il progetto dell'Inter continua affidando l'area tecnica dell'Inter ha un giovane allenatore, tra i più vincenti dello scenario italiano. Lui è il profilo adatto, impersona le qualità del club, rispetta la storia del club. Siamo in un momento difficile, post pandemia, caratterizzato da sofferenze. Anche nel calcio per effetto dell'economica mondiale ci sono grandi problemi. Il calcio di oggi è alla ricerca di sostenibilità. Siamo lontani dal modello di mecenatismo di anni fa, quello che anteponeva il risultato sportivo al bilancio. Oggi è impossibile, siamo alla ricerca di un modello ideale".
"L'Inter vuole centrare gli obiettivi sportivi, come da storia, col rispetto al bilancio. Il management ha l'obiettivo di allestire una squadra importante e competitiva nel rispetto degli equilibri finanziari. Siamo davanti ad uno scenario inquietante, serviranno miliardi di euro dai finanziatori. La nostra proprietà ha profuso circa 700 milioni di euro da quando guida l'Inter. Oggi è impossibile chiedere ulteriori innesti finanziari. Non sempre l'equazione chi più spende più vince. Anzi la competenza sarà fondamentale. Hakimi era un asset importante, è stata una scelta dolorosa cederlo. Speriamo torni il pubblico, giocare senza è triste. Il calcio senza pubblico è pari allo zero, abbiamo vissuto anche nelle vittorie momenti di tristezza e malinconia. Speriamo gli stadi riaprano presto. I tifosi sono un patrimonio della società".
"Il dialogo è la cosa migliore per ottenere dei successi. Con la Lega vogliamo rapporto continuativo col governo. Le condizioni ci sono, abbiamo milioni di vaccinati. Anzi, il calcio potrebbe essere lo spot per chi non è ancora vaccinato. Le notizie recenti che abbiamo è della riapertura, non sappiamo se parziale o totale. Sarebbe un grande successo. Giocare senza pubblico è desolante. Come Inter abbiamo perso 100 milioni di euro di botteghino non incassato, una voce rilevante che crea difficoltà".