MAROTTA INTER CONFERENZA STAMPA - Il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta ha parlato nella conferenza stampa di presentazione della nuova stagione, sbandierando con orgoglio i risultati conseguiti dal club nelle ultime stagioni.
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"Siamo ai nastri di partenza di una nuova stagione. Quella vecchia è appena terminata, ma il calcio moderno è fatto così, quindi siamo pronti a ripartire. Volevo fare un'analisi sugli ultimi cinque anni, che equivale al ciclo Inzaghi: siamo la squadra che in Italia ha vinto più titoli, sette, e che ha ottenuto più punti in campionato, quella che ha partecipato con più continuità alla fase a gironi e di qualificazione in Champions, cosa che alcuni nostri competitor non hanno fatto.
Abbiamo conseguito il diritto di partecipare a due finali di Champions League, che rappresenta un traguardo storico, straordinario e difficile. Sono dati significativi di un percorso e un lavoro, che si è concretizzato maggiormente nell'ultima stagione, in cui abbiamo totalizzato 63 partite, ed è coinciso con l'arrivo di una nuova proprietà. Una stagione che ci ha visto arrivare in fondo in tutte le competizioni. Abbiamo perso la finale: siamo arrivati secondi per un centimetro, che oggi dobbiamo cercare di colmare. Ma arrivare lì è un'impresa difficile.
Oggi ripartiamo con le stesse ambizioni di prima. Ha una storia da difendere, un palmares da difendere. Noi vogliamo vincere, se non ce la faremo gli altri saranno stati più bravi di noi. Ripartiamo con un nuovo ciclo, un allenatore nuovo. Sono state scritte tante cose in questi mesi: era una seconda scelta, una soluzione di rincalzo... Niente di più falso.
Quando con la proprietà abbiamo delineato il modello di squadra di costruire, abbiamo cercato di individuare il profilo. Il fatto di aver approcciato con un'altra figura professionale non ha significato sminuire quella di Chivu, anzi: ha fatto sì che avvalorassimo il profilo di questo giovane allenatore. Che ha un vantaggio: conosce l'ambiente e la storia di questa società, oltre ai giocatori.
La scelta è nata da questo: il modello è cambiato perché, con grande lungimiranza, Oaktree ha messo a disposizione una cifra consistente per investire su profili precisi. Il mercato è ancora aperto, manca un mese, continueremo. Ci serviva un leader. Siamo orgogliosi e contenti di questa scelta, è stata in assoluto la migliore".
Sul mercato: "Il fatto che una squadra riesca a confermare i giocatori che l'hanno resa protagonista nelle stagioni passate è un tassello importante. Il calciomercato è interessante, e più si scrive di mercato meglio è. Ma bisogna anche capire che se una squadra è arrivata dove è arrivata è perché ha dei valori riconosciuti. L'Inter annovera dei campioni, oltre a giovani interessanti, che rivestono un ruolo importante. Abbiamo deciso di sviluppare un nuovo modello: abbassare l'età media, fare investimenti mirati con profili giovani, che possono incrementare il valore patrimoniale. Avevamo perso questo aspetto negli ultimi anni, lo stiamo recuperando. Un elemento importante è Lookman, che non scopriamo noi: è sul taccuino di tutti i direttori sportivi italiani e europei. Ma oggi è un giocatore dell'Atalanta, a cui va il massimo rispetto: non nascondo che con Luca Percassi qualche parola l'ho scambiata, ma fa parte delle cose. Non bisogna aver paura di alzare l'asticella e chiedere i giocatori bravi. Questo è ciò che posso dirvi, il resto è prematuro. Rientra tra quei giocatori sul taccuino che esiste, ed è vero".
Le tempistiche per Lookman: "Settimana decisiva? Certamente sì. Con l'allenatore abbiamo condiviso la ricerca di giocatori con una certa duttilità, per farlo giocare con questo o quello schema. Lookman rappresenta un profilo adatto a questo modello, ma non è l'unico. Nel giro di 2-3 giorni arriveremo a una conclusione. Se ci saranno le condizioni e l'Atalanta è decisa a venderlo, vedremo di attivare una negoziazione concreta. Altrimenti ci sarà una scelta differente".
Su Leoni: "Il mister ha riconosciuto il suo valore. L'ha avuto a sua disposizione. Ma è un giocatore del Parma, ma non abbiamo avviato alcuna trattativa con loro. La priorità riguarda altro. Da una parte riconosciamo il suo valore, ma non voglio dimenticare che Pio Esposito arriva dal settore giovanile, tra i migliori in circolazione, in termini di risultati e valorizzazione dei giovani. Abbiamo l'auspicio che il Leoni dell'Inter lo possiamo trovare qui. Sicuramente è bravo, ma mi sembra esagerata la pressione che gli è stata data in questi mesi. Il Parma ha fatto un'operazione intuitiva lo scorso anno, prendendolo dalla Sampdoria".