LUKAKU FERMARE CALCIO RUGANI JUVE - Romelu Lukaku, durante una diretta Instagram sul profilo ufficiale Puma, lancia una bordata enorme: "Per fermare il calcio è servita la positività di un giocatore della Juve".
Romelu Lukaku si confessa in una diretta Instagram sull'account ufficiale Puma. Big Rom inizia parlando della lontananza dal campo: "Ciò che mi manca di più è il ritmo gara, la competizione con l'avversario, lo stadio pieno, l'affetto del pubblico. Sto sfruttando questo momento per analizzare le mie ultime prestazioni, anzi, più in generale tutto quello che ho fatto negli ultimi sei mesi - precisa il belga -. Io vivo per fare gol. Ma se voglio aiutare la mia squadra, devo essere sempre pronto ad aiutare i miei compagni. Le statistiche personali hanno poca importanza. Negli ultimi metri bisogna essere dinamici, attaccare lo spazio con i tempi giusti. Noi ci alleniamo molto, vediamo ogni giorno dei video con il fine di analizzare i nostri errori ed evitare di ricommetterli in futuro".
Lukaku prosegue svelando i propri beniamini: "Ho amato Adriano: con la maglia dell'Inter ha fatto grandi cose. I miei primi ricordi legati al calcio internazionale risalgono alla Coppa del mondo 1998: tempi in cui Ronaldo (Il Fenomeno brasiliano) dimostrava di avere una classe superiore. Poi è andato al Real Madrid. Per quel che riguarda la generazione successiva di attaccanti, in Europa ho ammirato Henry e Drogba".
L'attaccante belga, mai banale nè scontato in quello che esprime, lancia una frecciata, anzi una bordata enorme al sistema italiano: "La salute viene prima di ogni cosa. Perché dobbiamo giocare se nel mondo c'è gente che rischia la vita? Eppure è stato necessario che un giocatore della Juve (Rugani, NDR) fosse positivo affinché il calcio venisse fermato: è normale tutto ciò? No, non è normale. Ammetto che il calcio mi manca, però adesso l'importante è la salute della gente. Tutto il resto è secondario".