LIVE CORONAVIRUS – Il mondo sta affrontando la pandemia del Coronavirus e anche il mondo del calcio ha subìto un vero e proprio scossone. Non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa. Ogni giorno la redazione di Nerazzurrisiamonoi.it vi terrà sempre aggiornati su tutte le notizie legate al Coronavirus nel mondo dello sport.
Secondo Tim Meyer, Presidente della Commissione medica della UEFA, la ripresa del calcio nelle prossime settimane è: "sicuramente possibile".
Spagna, Il premier Pedro Sanchez ha parlato alla nazione e tra i vari temi affrontati c’è stato anche lo sport. Stando all’interpretazione dei media spagnoli dal 4 maggio i professionisti dovrebbero allenarsi individualmente e solo successivamente, dall'11, in gruppo. La ripresa del campionato è ipotizzata per il 5 o il 12 giugno. Per quello che riguarda gli aggiornamenti sulla situazione in Germania, Inghilterra e Francia, leggi qui l'articolo completo.
È giallo sulle condizioni di salute di Paulo Dybala. Da diversi giorni non si hanno sue notizie e la Juventus - seguendo una policy già consolidata di comunicare solo la definitiva negatività - non ha ancora ufficializzato la sua guarigione dal Covid-19 , come avvenuto invece per Rugani e Matuidi. Proprio oggi è arrivata l'indiscrezione del programma televisivo spagnolo “El Chiringuito de Jugones", che ha rivelato come, dopo il quarto tampone, l'argentino sarebbe ancora risultato positivo. La Juve continua a tacere, e l'entourgae del calciatore per ora temporeggia, affermando che in realtà il quarto tampone non sia ancora stato fatto.
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto durante la trasmissione Omnibus su La7 per parlare della possibile ripresa del campionato: "Al massimo entro questa settimana il comitato ci dirà se il protocollo è attuabile o meno. Entro 3 giorni al massimo potremo dire alla Serie A se potrà ripartire con gli allenamenti il 18 maggio. Pensare al 15 giugno e l’eventuale ripartenza del campionato, però, è impossibile adesso".
Paulo Dybala e una difficile lotta al Coronavirus. Secondo il programma spagnolo El Chiringuito l’argentino della Juventus è risultato positivo al tampone per la quarta volta nel giro di 6 settimane. La Joya aveva scoperto di aver contratto il virus lo scorso 21 marzo insieme alla compagna, Oriana Sabatini, e nonostante sia oramai passato oltre 1 mese, non è ancora riuscito a sconfiggere il nemico.
Il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi ha rilasciato un'intervista ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport: "Non troviamo un senso alla decisione del governo riguardo agli allenamenti. Non sto parlando della ripresa ma del poter permettere agli atleti di allenarsi in strutture dove possono essere seguiti in sicurezza".
Intervenuto a Canale Europa, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato della ripresa dei campionati: "Non ho l’esigenza di difendere un principio se non è radicato ed ispirato alla tutela della salute dei nostri atleti e degli addetti ai lavori. Abbiamo posto in primo piano questo come principio. Il calcio muove degli interessi economici straordinari, ma è anche un fenomeno sociale di grande rilevanza. Il nostro mondo, per non correre rischi, dovrebbe aspettare il vaccino. Ma, ascoltando gli scienziati, dovremmo aspettare la primavera del 2021. Poi forse, per essere acquistabile nelle farmacie, ci vorrà un altro anno. Quindi dovremmo sospendere un’impresa sociale ed economica del nostro paese per tutto questo tempo?".
Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha telefonato al presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, col quale ha avuto una lunga conversazione, dopo il duro comunicato dell'assocalciatori che parla di 'discriminazione' del Governo nei confronti dei giocatori. Lo apprende l'ANSA da fonti governative. Spadafora ha spiegato a Tommasi che "non c'era altra scelta rispetto alla differenziazione nella ripresa degli allenamenti tra sport individuali e sport di squadra". La scelta del Governo, ha aggiunto Spadafora, è dovuta alle indicazioni stringenti del comitato tecnico scientico, secondo il quale gli sport di squadra prevedono lo spostamento di un maggior numero di persone.
L'Associazione Italiana Calciatori ha attaccato con un comunicato le nuove misure adottate dal Governo con la Fase 2, misure che vietano la ripresa degli allenamenti per gli sport di squadra prima del 18 maggio: "L'Assocalciatori manifesta le proprie perplessità, nonché la sorpresa, in merito alla decisione del Governo sulla modalità di ripartenza dello sport italiano. Si ritiene, infatti, discriminatoria, prima ancora che illogica, l’idea di far riprendere l'attività negli impianti sportivi ai tesserati di discipline sportive individuali e non consentire ai calciatori professionisti – così come ad altri atleti tesserati per discipline di squadra – lo svolgimento di allenamenti in forma individuale nei centri sportivi, come peraltro già consentito nel mese di marzo 2020. La norma, inoltre, rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio! Per il lavoratore sportivo la fase di riatletizzazione dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario e utile anche ad evitare infortuni e per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo; non v’è che non veda come sia sicuramente più pericoloso fare attività individuale nelle zone cittadine e su superficie inidonee. Rimane l’auspicio di un pronto intervento del Governo utile ad eliminare le evidenti distorsioni che deriveranno dalla applicazione delle norme contenute nel DPCM del 26 aprile".
GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS NEL CALCIO DI IERI 28 APRILE