INTER BOLOGNA LUKAKU LAUTARO - Se Lautaro Martinez avesse trasformato il rigore del possibile 2-0, col Bologna per di più in 10, staremmo ora celebrando un'altra vittoria nerazzurra. E forse si parlerebbe anche del grande gesto di generosità di Lukaku che, seppur rigorista designato, ha lasciato la trasformazione al compagno. Ma la storia, come sappiamo, è andata diversamente. Ed ora, paradossalmente ma non troppo, sul banco degli imputati ci finisce più il belga, reo di eccessiva generosità, dell'argentino. Questo almeno è quello che traspare dalle dichiarazioni di Beppe Bergomi e Paolo di Canio, intervenuti a Sky Calcio Club in serata. Ecco le loro parole.
"Il rigorista è Lukaku, l’ha lasciato una volta ad Esposito contro il Genoa a risultato consolidato. Il gesto è bello, voleva far sbloccare Lautaro, però lì devi chiuderla. Io non credo che le voci di mercato lo influenzino, ma quel rigore deve tirarlo Lukaku tutta la vita. Non mi è spiaciuto come si è mosso Lautaro, ha avuto le occasioni e ha giocato per la squadra: dopo il rigore non c’è stato più e si è spento".
"Diciamo le cose come stanno. I giocatori forti sanno scegliere i momenti per fare certe cose. Conte non è arrabbiato con Lautaro, ma con Lukaku. Avrebbe dovuto prendere il pallone e fare il 2-0. È un cecchino, il rigorista, e non può avere questi slanci di generosità. Ancora parliamo della generosità e di come fa gruppo, ma i calciatori che trascinano sono altri".