LAUTARO INTER - Nel corso di una recente intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, il capitano nerazzurro Lautaro Martinez ha toccato svariati temi inerenti alla sfera personale e al mondo nerazzurro.
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"Penso di non aver nulla da invidiare a campioni come Kane, Haaland, Lewandowski e Mbappè. Il mio palmares parla da solo. Alcuni grandi giocatori più considerati hanno vinto meno di me".
"Marotta ha ragione quando dice così. Dopo anni di buio, abbiamo vissuto quattro stagioni dove abbiamo messo sempre almeno un trofeo in bacheca. Adesso dobbiamo provare a fare di più. Il prossimo passo è provare a vincere la Champions League, trofeo cui siamo stati vicinissimi un anno fa".
"Non mi ha più risposto da quella volta e il nostro rapporto si è chiuso. Ho fatto grandi cose con Romelu perché è un giocatore che ti porta via due uomini. Con Marcus ho molti più spazi da sfruttare e più scelte. Poi è un bravo ragazzo e riesce sempre a strappare un sorriso a tutti. Dice che rido poco, ma forse è lui che ride troppo".
"In questi tre anni il mister è cresciuto moltissimo. Il salto di qualità lo abbiamo fatto insieme. Lui è molto tranquillo, ma quando si arrabbia lo fa sul serio. Quando lo chiamiamo demone la prende a ridere".
"Prima della gara con la Lazio ho detto che l'accordo andava trovato entro una settimana? Sì, e l'ho detto perché vorrei che la questione fosse chiusa prima della Copa America. Siamo vicini ma manca qualche dettaglio. So che la situazione societaria potrebbe portare ad uno slittamento, ma tra di noi non c'è alcun problema".