SERIE A CORONAVIRUS ZAMPA - Sarà anche arrivato l'ok del Comitato tecnico-scientifico per la ripresa degli allenamenti collettivi, ma tutto ha il sapore di un brodino e poco altro. Si è voluto guadagnare tempo, come ha lasciato intendere lo stesso Ministro dello Sport Spadafora, non potendo, per ora, prendere alcuna decisione sull'effettiva ripresa del campionato. I dubbi sulla gestione di nuovi eventuali casi di positività permangono tutti. I medici sociali potrebbero in teoria dare il via libera all'isolamente del solo soggetto contagiato, ma a fronte di un'assunzione di responsabilità che forse non è nemmeno corretto attribuirgli o pretendere. Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli sull'eventuale ripresa della Serie A. Non dissipando in alcun modo i dubbi su una ripartenza libera dal pericolo di stop.
"Qui si parla di indotti economici molto grandi, per questo si spinge per la ripresa della Serie A. C’è la possibilità di riprendere gli allenamenti di squadra e mettere le premesse per tornare a riaprire la serie A. Intanto ci si ricomincia ad allenare, i nostri atleti devono entrare in ritiro una volta testati ed essere negativi, con loro tutto il personale tecnico e staranno in una sorta di bolla asettica. Così si consente loro lo stato di perfetta salute. Solo in questo contesto si può pensare di far incontrare le squadre in partite ufficiali. Ovvio che le squadre devono essere isolate, prima della ripresa devono andare in ritiro almeno di 15 giorni, solo così eviteremo i contagi tra le persone coinvolte".
"La quarantena determina la guarigione, i 15 giorni è il tempo ragionevole per poi incontrarsi. Si tratta di stare in ritiro e ripartire tutti con le stesse condizioni di salute ed in sicurezza.Un nuovo positivo all’interno di un club? Si ferma tutto, senza dubbio. Scatta automatica la quarantena si ferma anche il campionato. Il modello tedesco? Se non ti fermi tu ti ferma il virus, avere cura per il calcio vuol dire avere cura per le persone che ci lavorano. Il ministro Spadafora ha spiegato bene che i medici delle squadre dovranno assumersi tutte le responsabilità".