JOVETIC INTER CHAMPIONS BAYERN - Stevan Jovetic, attaccante del Monaco, in una chiacchierata Instagram con Sebastian Frey, ricorda: "Nel 2010 il Bayern Monaco ci rubò la partita, che arbitraggio! Conservo bei ricordi all'Inter, sono stato davvero bene".
Stevan Jovetic, durante una chiacchierata Instagram con Sebastian Frey, ricorda anche il suo passato in nerazzurro: "All’Inter sono stato veramente bene. Soprattutto nei primi sei mesi, quando vincemmo quasi tutte le partite. Mi dispiace sia finita così. Sono soddisfatto di quello che ho fatto. Ogni anno un ragazzo italiano mi fa un cd con le mie giocate, bello rivederle. Ricordo il gol contro l’Atalanta, al 95 esimo, che emozione! Da 40 mila tifosi delle prime gare, siamo passati a 80 mila, grazie alla vittorie. Ricordo anche le reti contro il Napoli in Coppa Italia, lo scavetto contro l’Udinese. Mi sono tolto tante soddisfazioni, anche perché abbiamo pure vinto il Derby contro il Milan".
Sempre nel corso della chiacchierata con Frey, Jovetic assicura i propri tifosi: "Sto bene fisicamente. Da quando sono rientrato ho praticamente giocato sempre, segnando qualche gol e fornendo vari assist. Mi sento alla grande, sono al top degli ultimi 6/7 anni. Mi è nato un figlio, quindi anche a livello psicologico va benissimo. Magari dovrò cambiare qualcosa adesso del mio comportamento proprio per lui". L'argomento si sposta poi sulla Fiorentina: "Mi spiace tanto che a Firenze non abbiamo vinto. A Monaco ci hanno rubato la partita, poi loro sono finiti in finale con l’Inter. Noi non avremmo vinto la competizione, ma avremmo meritato di passare il turno. Tanto per dire, battemmo il Liverpool per due volte...".
Si chiude con qualche battuta. Frey sottolinea: "Il Principato di Monaco è l'unico posto dove i tifosi hanno le macchine più belle dei giocatori"; "Quelli poveri siamo noi", spiega Jovetic, prima che il montenegrino specifichi: "Quando sono andato via dalla Fiorentina, uscì un articolo in cui si diceva che io volessi andare alla Juve. Bè, non è vero. Non lo avevo neanche mai pensato...".
