JUVENTUS INTER MAROTTA - Beppe Marotta è un fiume in piena. Non si può certo rimproverare, all'Amministratore Delegato, di non essersi fatto carico delle proteste del popolo nerazzurro, che aveva anche manifestato in modo colorito sotto la sede della Lega nella giornata di ieri. L'ultimo intervento dell'ex dirigente bianconero è datato stamattina, ai microfoni di Radio Anch'io Sport. Ecco le sue parole.
"Juventus-Inter il 9 marzo? Ne parleremo, è un’ipotesi che andrebbe incontro agli interessi di entrambe le società. A differenza di quanto accadeva sabato, dopo il rinvio della partita, quando si era deciso di fissare il recupero per il 13 maggio. Nel corso del Consiglio di ieri abbiamo chiesto alla Lega di convocare l'Assemblea e nel frattempo presentare due, tre ipotesi per dare stabilità a questo caos. Questa, si riferisce sempre alla data del 9 marzo per il derby d'Italia, ndr - è un’ipotesi che ho appreso mediaticamente, ma è già qualcosa di buonsenso. Ma per pronunciarmi definitivamente voglio essere in Assemblea con i miei colleghi e poter analizzare anche le altre ipotesi, prima di arrivare ad una decisione coesa".
"A proposito del recupero della partita con la Sampdoria, dobbiamo sottolineare come, se l’Inter passasse tutti i turni di Coppa, tempo a disposizione per recuperare questo match non lo avremo mai. È una situazione difficile, quello che sto cercando di fare è sempre nell’interesse della mia società".
"L'altra riflessione, ed è un dato di fatto, è che andremmo a recuperare la ventisettesima giornata e non la ventiseiesima. Anche qui un po’ un'anomalia. Ma non è lo spirito polemico che voglio evidenziare. Lo spirito è propositivo, purché si rispetti la sostanza e la forma. Rappresento una società importante, un mondo dei tifosi interisti che va rispettato. Mi sentivo e mi sento tuttora di evidenziare le lacune di una procedura e di una decisione per niente condivisa. Questo è l’elemento di amarezza e arrabbiatura mia".