INTER SOMMER INTERVISTA - L'Inter da questa stagione ha un nuovo portiere, che fino a questo momento ha garantito sicurezza alla difesa. Yan Sommer è arrivato dal Bayern Monaco per prender il posto di Andre Onana, riuscendoci in modo più che egregio. L'ultimo difensore svizzero è stato intervistato ai microfoni di InterTV.
"Ho cominciato quando avevo quattro anni e ho sempre giocato a calcio. Se non fossi stato calciatore cosa sarei diventato nella vita? Domanda difficile, ho sempre voluto fare il calciatore. Ho sempre giocato in porta, sin dal primo allenamento, volevo solo fare il portiere. La mia fonte di ispirazione? Casillas o Van der Saar. Mio padre e mio zio giocavano in porta, è una cosa di famiglia. Il primo regalo inerente al mondo del calcio? I guanti, regalati dai miei genitori".
"Ogni calciatore vive momenti difficili, da molti anni lavoro con un menthal coach, aiuta a sentirsi meglio. La mia famiglia e le mie figlie sono molto importanti, mi sono di grande aiuto per quando torno a casa è un mondo diverso per me. Metto da parte il calcio e divento Yann papà, non più Yann calciatore. Le lezioni più importanti arrivano dai miei genitori, infatti da piccoli arrivano quelle più utili".
"La determinazione conta più del talento, quello serve un po', certo, ma ho incontrato tanti giocatori nella mia carriera che magari avevano meno talento ma che ci hanno messo duro lavoro e molta passione, senza mai arrendersi. Hanno raggiunto i massimi livelli, quindi ci vuole molta determinazione".