Lautaro: "Non sapevamo che Inzaghi avrebbe lasciato. Calhanoglu? Un malinteso"

6 Settembre 2025
- di
Redazione NR
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Lautaro Martinez Inter
Tempo di lettura: 2 minuti

INTERVISTA LAUTARO MARTINEZ PSG CALHANOGLU - L'attaccante e capitano dell'Inter Lautaro Martinez ha concesso un'intervista ai microfoni di France Football nella quale ha toccato tanti argomenti tra i quali la sconfitta in finale di Champions contro il PSG e il diverbio di inizio stagione con Hakan Calhanoglu.

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L'intervista a Lautaro

La dolorosa sconfitta in finale di Champions

"C'è stata una settimana in cui il dolore è stato fortissimo, molto forte, molto difficile da digerire. Dopo, non c'è tempo per lamentarsi; bisogna ricominciare e continuare, voltare pagina, conservare le cose buone, migliorarle, correggere ciò che non ha funzionato e andare avanti. Volevo parlare con la gente, con i miei compagni di squadra, ma non ci sono riuscito. Non è uscito niente. Ero bloccato. Ero un po' ansioso e triste perché è stato un duro colpo. Avevamo la possibilità di vincere tre titoli (Campionato, Serie A e Coppa Italia), e alla fine ci ritroviamo così, senza niente. È il dolore più profondo che abbia mai provato".

Le ragioni del ko

"È difficile da spiegare. Perché il calcio è così: a volte si vince, a volte si perde. Il Napoli, che ha vinto lo Scudetto, ha giocato solo in campionato. Si è riposato, si è preparato per la partita ogni settimana. Per noi, dall'anno scorso, è stato un accumulo di partite, stanchezza, infortuni e quindi giocatori indisponibili nei momenti importanti. Si è fatto sentire davvero. Ma con ogni stagione si impara".

L'addio di Inzaghi

"Non ha assolutamente influito, ognuno prende le sue decisioni. Ognuno può scegliere per il meglio, ma in quel momento il mister non ci aveva informato di aver ricevuto un'offerta e che se ne sarebbe andato. Eravamo concentrati sul nostro obiettivo."

Con Calhanoglu solo un malinteso

"È stato un malinteso. Alcune cose non mi sono piaciute; le mie affermazioni erano generiche ('Chi vuole restare, resti, chi non vuole se ne vada') e non erano rivolte specificamente a lui. Da capitano, è quello che mi è venuto in mente in quel momento. Ad alcuni potrebbe piacere, ad altri no, ma poi ne abbiamo discusso con la squadra, l'allenatore e la dirigenza. E tutto va bene, tutto è stato chiarito. Siamo uniti. Anche il nostro nuovo allenatore ci sta aiutando molto. Faremo del nostro meglio per lui".

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