Ausilio si racconta: "L'Inter una grande scuola per me. Rimpianti? Kvara"

10 Agosto 2025
- di
Redazione NR
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Piero Ausilio Lukaku Balogun intervista
Tempo di lettura: 2 minuti

INTERVISTA AUSILIO INTER - Il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio ha concesso una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport dove ha toccato tanti temi, dal suo arrivo in nerazzurro a qualche rimpianto di mercato. Di seguito un estratto.

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L'intervista ad Ausilio

L'arrivo all'Inter

"Era il ‘97, Moratti mi ha chiesto difare il segretario del settore giovanile. Erano solo sei mesi di contratto, ma ho accettato. E non sono mai più venuto via da qui, crescendo in modo graduale. Se è riduttivo essere rimasto solo all'Inter? Ma l’Inter è stata una grande scuola, ho provato tutto. Comprese quattro proprietà diverse: Moratti, Thohir, Suning e, ora, Oaktree."

Le migliori operazioni di mercato e quelle più difficili

"Kovacic e Brozovic, che abbiamo scelto con Branca. E poi Onana, preso gratis e ceduto a 55 milioni dopo un anno. E Lautaro, Bisseck, Thuram…. L’operazione più difficile? Mercato invernale, vendo un giocatore all’estero e respiro: il periodo era durissimo, faticavamo a pagare gli stipendi. Quando stiamo per firmare mi chiama un notissimo avvocato divorzista: non può far partire il calciatore, la moglie vuole la separazione, abbiamo chiesto il ritiro del passaporto. Li ho chiusi in una stanza finché non hanno sistemato tutto: accordo per il divorzio e cessione del giocatore. Non so se sia stata l’operazione più difficile, ma forse per l’Inter è stata la più importante."

L'errore di mercato più grave

"Kvaratskhelia. Ma non ho sbagliato solo io, lo hanno offerto a tanti grandi club in Italia. Solo che noi giocavamo con il 3-5-2 e lui è un calciatore da 4- 3-3, per questo non lo abbiamo preso."

Il retroscena su Jashari

"I miei figli? Giulia ha preso tutta un’altra strada. Niccolò con i piedi non era buono, ha smesso ma ha passione:vede mille partite, studia i giocatori. Quando Jashari è andato al Milan mi ha rimproverato. Mi ha detto: te l’ho consigliato quando era al Lucerna, te lo sei fatto scappare. È vero, ma mica li possiamo prendere tutti noi quelli bravi".

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