INTER PHILADELPHIA JUNIOR CUP - L’Inter conferma il suo impegno sociale e si schiera nuovamente al fianco della Lega Serie A e del Centro Sportivo Italiano per la Philadelphia Junior Cup, il torneo nazionale di calcio a 7 riservato ai ragazzi degli oratori delle città delle squadre di Serie A. Un’iniziativa che non è solo sportiva, ma anche educativa e sociale, con un forte messaggio contro ogni forma di discriminazione.
Quest'anno, il torneo assume un significato ancora più profondo grazie alla collaborazione con Philadelphia, inserendosi nel quadro della campagna Keep Racism Out, promossa dalla Lega Serie A in sinergia con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR). Più di 5.000 giovani under 14 avranno l’opportunità di confrontarsi sul campo, avvicinarsi ai valori del calcio professionistico e partecipare ad attività di sensibilizzazione sul tema del razzismo e dell’inclusione.
Nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale del 21 marzo, l’Inter ha organizzato per i giovani partecipanti una visita speciale al Memoriale della Shoah di Milano. All’incontro ha preso parte anche una delegazione del Settore Giovanile nerazzurro, in un’iniziativa realizzata con il supporto dell’area CSR (Corporate Social Responsibility) del club.
Un momento di grande impatto emotivo e culturale, in cui è stata ricordata la figura di Árpád Weisz, allenatore ungherese di origine ebraica, capace di scrivere pagine importanti della storia dell’Inter e del calcio europeo, prima di essere vittima delle leggi razziali e della persecuzione nazista.
Durante la visita, i ragazzi hanno ricevuto un messaggio dal Vice President Javier Zanetti, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:
"La vostra presenza oggi è molto importante. Voi siete la nostra speranza perché un orrore come questo non si ripeta più. I valori dell’inclusione e dell’accoglienza sono nel DNA dell’Inter sin dalla nostra fondazione. Vogliamo che siano parte integrante del vostro percorso di formazione e che siano nel cuore di ognuno dei nostri tifosi.”
L’impegno nerazzurro è proseguito anche fuori dal campo: il 3 febbraio, in occasione dell’evento inaugurale della competizione presso l’Oratorio Assisi di Milano, gli ex giocatori Andrea Ranocchia e Fabio Galante hanno incontrato i ragazzi, dialogando con loro sull’importanza dell’inclusione e del rispetto.
Inoltre, il 10 febbraio, alcuni giovani partecipanti hanno vissuto un’esperienza speciale visitando lo stadio San Siro e assistendo alla vittoria dell’Inter contro la Fiorentina, un momento emozionante che ha reso ancora più forte il legame tra i giovani e il mondo del calcio.
Con questa iniziativa, l’Inter ribadisce il proprio ruolo di protagonista non solo sul campo, ma anche nella costruzione di un calcio più inclusivo e rispettoso. Un progetto che va oltre lo sport, mirando a sensibilizzare le nuove generazioni e a trasmettere valori fondamentali per una società più equa e solidale.